Giosef: “Sono un sognatore dal cassetto aperto, di solito i sogni vengono chiusi nel cassetto, ecco; io cerco di tenerlo aperto per farli respirare e provare a raggiungerli”

Come annunciato in questo articolo, è disponibile su tutte le piattaforme digitali “Molto Più Di Un’Utopia”, il nuovo singolo di Giosef.

Ieri abbiamo avuto il piacere di intervistarlo; di seguito, quanto ci ha raccontato.

Giosef – Intervista.

Ciao Giosef e grazie per questa intervista. Parlaci un po’ di te e di cosa vuoi comunicare a chi ti ascolta.

Ciao e grazie a voi per questo spazio! Lo dico sempre, Giosef è un sognatore dal cassetto aperto, di solito i sogni vengono chiusi nel cassetto, ecco; io cerco di tenerlo aperto per farli respirare e provare a raggiungerli. Detto ciò, ho iniziato a fare musica in età semiadulta se così si può definire, a 23 anni, un percorso che mi ha fatto conoscere e approfondire l’arte del canto, l’avvio name to ad uno strumento musicale di accompagnamento come il pianoforte e poi con l’iniziare di scrivere canzoni, che oggi mi portano a pubblicare il mio secondo disco da cantautore, che uscirà a Dicembre. Cosa voglio trasmettere? Di solito racconto esperienze di vita vissuta e considerando da sempre la musica come una sorte di Arte curativa, cerco di trasmettere messaggi positivi che mi hanno permesso di raggiungere meravigliosi traguardi di vita, e mi hanno accompagnato a raggiungere la serenità e la consapevolezza a livello umano. Stimoli per far capire alle persone che la Vita è una grande occasione e che non bisogna mai mollare.

Qual è il progetto a lungo termine che hai in mente?

Beh, come ho accennato non troppo esplicitamente, questo è un progetto discografico, intitolato “La rinascita del Viola”, che vede decollare il colore Viola, che in spiritualità è considerato il colore dell’intuizione, della comunicazione tra noi e l’Universo. Un colore che in musica non è ben visto, la storia e la scaramanzia lo raccontano, ma che a me personalmente ha donato una grande felicità, con l’avvicinamento alla meditazione ed anche perché Viola è il nome di mia figlia.

Se dovessi definire la tua musica in poche parole, quali useresti?

Mi sono già trovato di fronte a questa domanda. Penso, senza troppe banalità, di poterla descrivere come Autentica, Stimolante, un punto di vista che può anche essere preso come una via per la propria rinascita.

Ci sono degli artisti con cui ti piacerebbe lavorare in futuro?

La butto lì e la dico grossa…Niccoló Fabi. Mi piacerebbe aprire un suo concerto, chissà, a forza di dirlo magari succede! Bisogna solo fargli sapere che io esisto e lo stimo veramente un sacco (ride). A parte gli scherzi, la sua musica mi emoziona, è una musica che porta alla riflessione, all’andata dentro di se e ad iniziare a scavare…L’inizio della propria liberazione.

Parlaci del tuo ultimo singolo “Molto Più Di Un’Utopia”, qual è il messaggio che vuoi trasmettere?

“Molto Più Di Un’Utopia” è un pezzo che emoziona, che personalmente porta ad una riflessione semplice: l’amore esiste e la felicità parte esclusivamente da noi, basta vedere come si comportano i bambini, sempre gioiosi, ingenui, sorridenti, innamorati della vita che ogni giorno si danno, e ti fanno stare bene. Tutto questo noi ce l’abbiamo già dalla nascita, non ci manca nulla, solo che crescendo ci perdiamo un po’ per strada, forse dalla troppa velocità e da tante distrazioni, e si finisce per cercare la felicità in giro, per poi continuare a stare male.

Qual è secondo te il valore aggiunto che ha la tua musica?

Mah io rimango umile, nel senso che non la confronto con altri. So per certo che la mia musica è pura passione, pura esigenza di poter raccontare qualcosa di vissuto. Valore aggiunto o no, porta sicuramente tranquillità e compagnia a chi l’ascolta.

 

Si ringraziano Giosef e, come sempre, l’Ufficio Stampa 0371 Music Press.

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