Chi Siamo

Elisa Serrani – Ideatrice e Direttrice di Musicaincontatto.it e Redattrice di tutti i contenuti presenti al suo interno.

Sono una sognatrice con i piedi per terra e la testa in aria.
Nasco a Pavia il 01 Maggio del 1990, da papà Ivo e mamma Mariarosa.
Vengo al mondo podalica e credo che quello, sia stato il primo segnale di una vita vissuta sempre un po’ al contrario.

La musica per me è un’esigenza, al pari dell’acqua, del cibo, del respiro.

Inizio ad ascoltare e vivere di Musica, quando ancora ero nella pancia della mamma, che mi portava in balera ogni volta che lei e papà potevano, staccando dagli impegni lavorativi di entrambi.
Cresco con TuPac, Dr. Dre ed Eminem da un orecchio e Gianni Morandi, Titti Bianchi, i Pooh ed i Beatles dall’altro.
Comincio a “scrivere” di Musica intorno ai 4 anni (così mi ha riferito mia mamma quando ne avevo 15), quando presi un foglio bianco e, con la penna, tentai di disegnare una nota (sono sempre stata negata per il disegno), e dissi “quetta è Usica!”. Tralasciando i ricordi di un’ormai svanita ed eclissata gioventù, scrivo i miei primi articoli, appunti e post online (Blog di MSN, MySpace, Netlog, Duepuntozero ed altri spazi virtuali che anticipavano l’avvento di Facebook), intorno ai 12 anni.

La mia formazione, si svolge tra Pavia, Milano e gli States, incanalandosi sempre sue due filoni: lo studio della mente e del comportamento umano e la Musica (tranquilli, non suono e non canto; sono stonatissima!).
Frequento diversi Corsi e Master sul Music Management, sul Giornalismo e la Critica musicale, anche se non amo essere definita una “Critica”, perché, nonostante la mia formazione, credo che il termine, specie negli ultimi anni, abbia un po’ perso la sua accezione di base, andando ad avvicinarsi sempre più alla sua etimologia greca. Ed io non sono proprio nessuno per giudicare o criticare un’emozione, perché, la Musica, è emozione allo stato puro. E poi non sono un’esperta di niente, nemmeno di me stessa, figuriamoci se posso ritenermi e definirmi tale su qualcosa a cui non si può dare definizione, perché la Musica, come l’Amore, non ha definizioni, né guide. E come in Amore, non puoi possederla; puoi solo viverla. Bisogna essere disposti a lasciarle i suoi spazi per crescere, per maturare; bisogna essere disposti a lasciarsi andare, ad abbandonarsi, a spogliarsi da ogni maschera e corazza. La Musica ti lascia nudo, con ogni tua fragilità, ogni tua debolezza, ogni tuo difetto e ti costringe a guardarti dentro, ma se ti lasci trasportate, se ti lasci emozionare, sarà in grado di ricambiare tutto questo amore, sempre.

Credo che ognuno, nella vita, abbia un luogo, solitamente astratto ed immateriale, in cui si rifugia quando le cose vanno tremendamente male ed anche quando vanno meravigliosamente bene. Ecco, quel luogo così personale, intimo ed essenziale, io l’ho trovato, da che abbia memoria della mia esistenza, nella Musica.
E’ l’unico “posto” in cui non mi sono mai sentita sbagliata; l’unico, anche dall’altra parte del mondo, dove mi sento sempre a casa.

E posso dire che, se la Musica è il mio regno immaginario, la penna ne è sicuramente lo scettro.
Scrivere mi ha sempre alleviato il dolore, quello che non passa con il paracetamolo o l’ibuprofene, e mi consente di mettere in ordine e dare un senso ai mille pensieri accavallati e stipati nella testa.
Scrivo tanto, e molto di quello che scrivo, che sia su un foglio di quaderno o su uno Word, cestino; perché a volte, l’unica cosa di cui ho bisogno, è rassettare il cervello, per poi resettarlo e riempirlo di “nuovo”.
E scrivere di Musica, per me, è come scrivere dell’essenza di cui sono composta, ma come tutto ciò che non può essere delineato e toccato, non potrò mai essere del tutto esaustiva,
perché le parole non possono arrivare laddove arrivano solo anima e cuore.
Sono del parere che le passioni non te le scegli, ti scelgono loro; tu devi solo decidere se assecondarle o meno, essendo consapevole del fatto che, se non le assecondi, non puoi e non potrai mai costringerti a farti piacere dell’altro, a sentirti felice per qualcosa che non solo non ti appartiene, ma alla quale tu per primo non appartieni. Le passioni sono una delle poche cose nella vita, che non ti lascia alcuna insicurezza, anche quando hai dubbi e ti senti insicuro su tutto, perfino su te stesso. Ti restano dentro, addosso, quando tutto il resto e tutti gli altri se ne sono andati; ti coprono quando fuori diluvia e nessun “vestito” ha voglia di sporcarsi.
Ecco, la Musica è tutto questo e molto, molto altro, per me; è la benzina del mio motore.

Detto questo, cosa faccio durante la giornata, dove vado in vacanza, o tutte le pailettes ed i lustrini che potrei aggiungere per cercare di rendermi più piacevole, simpatica, ed “autorevole”, credo non interessino a nessuno.
Posso solo dire che, fin da bambina, sono stata quotidianamente a contatto con i cosiddetti “personaggi pubblici”, e che forse è stato anche questo, unito all’educazione che mi è stata impartita ed al mio carattere già poco incline a prendersi confidenze eccessive, a farmi comprendere, sin da subito, che dietro ad ogni personaggio c’è una persona, una persona come tutte le altre e  che, come tale, va rispettata, senza mai oltrepassare certi limiti. Il rispetto va dato, a prescindere, a tutte le persone; il personaggio, si può stimare o meno.

La psicologia ci insegna a non identificarci con il nostro lavoro (sei quello che sei e non il lavoro che svolgi, il ruolo che ricopri all’interno della società), ma nel mio caso, senza ombra di dubbio, il mio lavoro è parte integrante di quella che sono e non c’è gioia più grande di poter fare ciò che si ama.

Come ti vedi in futuro?
Fin da ragazzina, vedevo la mia vita adulta e senile in un’immagine che potrei descrivervi così: io seduta alla scrivania di una casa semplice, con un’immensa libreria colma di volumi e dischi, la Musica accesa ad alto volume e colonie di gatti che mi girano attorno, donando ancora più bellezza alla semplicità. Mi vedo lì seduta, con tutti i miei tatuaggi, le mie cicatrici sulla pelle e sull’anima, i miei sogni realizzati e quelli andati persi, con una sigaretta accesa e lo sguardo intento a cogliere, nella profondità di una canzone e nel tunnel dei miei pensieri, un’espressione a cui dare forma, mettendola nero su bianco.
Mi auguro di avere l’opportunità, ma soprattutto le capacità, per meritare di continuare a lavorare con la Musica; perché non saprei e non vorrei fare altro.

Le tue passioni?
Posso dire che, oltre alla Musica ed all’interesse per la mente ed il comportamento umano, altre mie passioni sono la lettura, il Cinema (da spettatrice), i viaggi, il volontariato, i tatuaggi ed i gatti. Amo tutti i felini in generale (da piccola volevo portare una tigre bianca a casa xD); adoro il loro saper essere forti, eleganti, audaci, intelligenti, dolci e sensuali allo stesso tempo; sono una carezza per l’anima. Ed ovviamente amo l’Amore, in ogni sua forma.

Altro su di te:
Oltre a gestire completamente questo sito e l’omonima Agenzia di Booking & Management, dal 2010 scrivo su una mia Pagina Facebook, dove posto alcune riflessioni e cerco, al meglio delle mie possibilità, di poter essere, per così dire, al posto giusto nel momento giusto, anche per una sola persona; una sola persona che possa trovare conforto, o quantomeno non sentirsi sola, in quello che scrivo, nel racconto più sentito possibile delle mie esperienze, dei miei pensieri e di tutto quello che sento dentro. Non ho pretese, sarei felicissima di riuscire ad esserci anche solo per quell’unica persona.
Su MIC voglio esporre i fatti in modo obiettivo; è chiaro che, nonostante ogni sforzo possibile, un po’ di se stessi passa sempre, ma questo portale non è il sito di Elisa, ma uno spazio virtuale per tutte le persone che, come Elisa, di Musica ci vivono. Questo è il motivo per il quale ho scelto di non recensire Singoli ed Album su MIC, perché ritengo che ognuno di noi abbia un suo personale modo di sentire, accogliere nelle orecchie e nel cuore, e vivere, la Musica. Un’opinione è un’opinione; siamo tutti liberi di pensare in maniera diversa (fortunatamente) e su questo sito non voglio esprimere la mia opinione, ma cercare di riportare ciò che scrivo, nella maniera più oggettiva possibile (poi, ripeto: quando un pensiero diventa tale, è già un po’ condizionato dalla soggettività di chi lo produce).
Studiare il metodo critico non significa essere dei critici; in un’epoca in cui ci sentiamo tutti in dovere (ma soprattutto, in diritto) di sparare a zero, di dare il nostro parere (a volte nemmeno basato su studi e ricerche approfondite); in un’epoca in cui ci sentiamo un po’ tutti opinionisti, come se fossimo in un salotto della domenica televisiva italiana, credo serva assoluta distinzione tra la propria professione (compresa quella di “critico musicale”), e la propria opinione personale. Detto questo, ci tengo ad esprimere la grande stima che ho nei confronti dei colleghi che riescono perfettamente a rendere netta questa linea.

Film preferito?
Amo molto il Cinema, guardo di tutto. Dai grandi Classici alle commedie; dai thriller ai film d’azione. Non ho un film preferito, ma posso sicuramente citare i 3 che ho visto più volte (credo almeno una decina ciascuno xD): “V per Vendetta”, “Il Gladiatore” ed “August Rush – La Musica Nel Cuore”.

Amo molto anche le serie, soprattutto quelle firmate Marvel Comics (su Netflix, le divoro!).

La tua frase preferita?
Come per il film, non ho una frase preferita, ma molte, moltissime citazioni (aforismi, frasi di opere, di canzoni o di film), che mi accompagnano da tanti anni. La maggior parte, riguarda la Musica, altre gli animali, altre l’Amore ed altre ancora la Vita e l’approccio ad Essa. Una delle mie preferite, resta una citazione tratta da un film che ho appena citato, “August Rush” ed è: “Credo nella musica come i bambini credono nelle favole”.

Auguro a tutti una buona permanenza su MIC e vi esorto a consigliarci miglioramenti, nuove sezioni e tematiche (e tutto quello che vi passa per la testa e che vorreste trovare su questo portale!), scrivendo ad uno degli indirizzi e-mail che trovate nella sezione “Contatti”.

 

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