SquadDrone: “La fuffa non fa per noi”

Il 22 Maggio è uscito “è Trap Bro“, il nuovo singolo del duo rap barese SquadDrone, di cui vi abbiamo parlato qui.

Ad accompagnare la canzone, il videoclip ufficiale, diretto da Massimo Scarabaggio e visibile a questo link.

Il brano, che invita ad assecondare le proprie passioni ed inclinazioni senza badare al giudizio altrui, anticipa l’EP di debutto dei due artisti, con i quali abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere.

SquadDrone – Intervista.

Ciao ragazzi! Se doveste spiegare ai nostri utenti, ma anche ai vostri fan, chi siete, cos’è il vostro progetto, in sole tre parole, quali scegliereste?

Divertimento, spontaneità e coesione.

Spiegateci meglio.

Divertimento perché ci piace intrattenere e perché è proprio attraverso le risate che diamo sfogo alla nostra arte. La spontaneità si ricollega alla prima parola, perché ci piace essere sempre noi stessi, è ciò che ci riesce meglio, oltre alla musica, anche quella ci riesce benissimo (farsi complimenti da soli è Trap!). E poi coesione, perché siamo realmente molto uniti e ci piace collaborare, trovare un punto di accordo sui vari argomenti; questo per noi è fondamentale.

Le vostre pubblicazioni, almeno, quelle fino ad oggi, abbracciano principalmente il Rap e la Trap. Negli ultimi anni, in Italia, sono davvero molti gli artisti che sposano queste sonorità e questi generi. Secondo voi, cos’ha di diverso la vostra musica, cosa vi distingue dagli altri?

I nostri caratteri distintivi sono sicuramente il nostro vestiario, che è sempre molto colorato ed estroso. Poi è vero che facciamo rap, ma non ci etichettiamo solo come rapper. Consideriamo il nostro genere come una miscela di elementi diversi, appartenenti al rap, alla trap, ma senza lasciar fuori qualche sfumatura indie. Ciò non significa che siamo confusi, semplicemente ci piace spaziare e non precluderci alcuna strada a prescindere. Questa flessibilità di genere ci permette tra l’altro di unire le anime di entrambi.

Cosa potete dirci a proposito del vostro ultimo singolo, “è Trap bro”? A cosa si ispira?

Il titolo della canzone è un’espressione usata da noi giovani per giustificare un comportamento quando qualcuno non ci comprende. Poiché i rapper e i trapper vengono stereotipati come i ragazzi cattivi che non rispettano le regole e tendono a rendere eccentrico ogni lato del loro personaggio e, chi non si omologa a questo stereotipo, non può essere categorizzato come t/rapper. Con questa canzone vogliamo invitare le persone a seguire le proprie passioni, senza lasciarsi influenzare dall’opinione altrui.

Un messaggio molto importante e per niente banale, quindi, quello che si nasconde dietro il testo della canzone. In quale ottica conciliate un testo significativo con una musicalità più leggera, come quella di questa canzone?

Con i nostri testi cerchiamo sempre di comunicare qualcosa di rilevante, la “fuffa” non fa per noi. Allo stesso tempo però, come dicevamo prima, siamo entrambi persone molto solari e divertenti e cerchiamo di trasmettere anche questo nostro modo di essere attraverso le basi delle nostre canzoni, che ci devono sempre rappresentare al 100%. In questo modo, facciamo sì che i brani non siano troppo pesanti e che i messaggi arrivino senza essere un pugno nello stomaco per le persone che ci ascoltano.

“è Trap bro” è il vostro secondo singolo. Sappiamo che in futuro uscirà il vostro primo EP; cosa ci potete dire a riguardo?

Si, questa canzone anticipa il nostro primo EP, di cui però non possiamo svelare molto. Si comporrà di 5 tracce, compresa “è Trap bro”, ed uscirà a Settembre, pubblicato dalla nostra etichetta Top Records. Le canzoni, tra l’altro, sono tutte quasi pronte, dobbiamo solo ultimarle in studio di registrazione, ma siamo stati bloccati dalla quarantena.

Ultima domanda: qualche giorno fa è uscito anche il videoclip ufficiale del vostro nuovo singolo. Qual è il collegamento tra il testo della canzone e le immagini del video?

Come dicevamo prima, il messaggio principale della canzone è quello di seguire le proprie passioni ed i propri sogni nella noncuranza dell’opinione altrui, perché molto spesso chi ci critica lo fa per invidia e per nascondere cose di sé che non vuole ammettere o rendere note. Nel video impersoniamo i classici figli di papà in giacca e cravatta, tradizionalmente visti come persone modello e prive di “deviazioni” di alcun tipo. E invece, non è raro che proprio coloro che esternamente sembrano persone “normali”, celino scheletri nell’armadio e vivano momenti di “evasione”, attratti dalla lussuria, dalle droghe, dal denaro ecc. Con questo video condanniamo il finto perbenismo di chi si scandalizza alla vista di una donna che con naturalezza mette in mostra il proprio corpo o si fa beffe di quelle persone che, per la propria identità di genere o il proprio orientamento sessuale, non si adattano ai tipici canoni della persona “normale”.

 

Si ringraziano gli SquadDrone e, come sempre, l’Ufficio Stampa di Top Records.

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