Musica e Narcolessia: Murubutu, tra le penne più incisive, suggestive ed iconiche della scena italiana, torna con “Ad occhi chiusi”, il suo nuovo capolavoro di rime e cuore a tematica sociale, in feat. con Elisa Aramonte – Articolo in partnership con InstaBlogMusic

Capita spesso di soffermarsi a leggere sul Web o sulle pagine di un giornale, o di ascoltare, in TV, in radio o dalle voci di amici e conoscenti, storie di persone affette da malattie e disturbi così lontani dalla nostra vita da non essere in grado nemmeno di immaginare tutto ciò che, chi ne soffre, può provare. Traumi, dolori, ma anche pregiudizi e giudizi che provengono dall’esterno e con la lama dell’indifferenza e della malignità trafiggono l’anima dei loro destinatari, gravando ulteriormente su un fardello quotidiano che sono chiamati a sostenere non per volontà e scelta, in una già tutt’altro che semplice universale convivenza con se stessi.

Ferite che soltanto chi le ha impresse sul cuore può davvero raccontare, a cui la musica, ancora una volta, può dar voce, facendo sì che chi le ascolta non soltanto ne venga a conoscenza, ma possa immedesimarsi in quei cuori, con la speranza che, nella consapevolezza del sentire dell’altro, si scardinino futili preconcetti e noncuranze.

Tantissimi sono, purtroppo, i morbi e le disfunzioni identificati dalla Medicina come “rari”, ma la loro accezione sporadica, non li rende certo meno debilitanti per la percentuale di popolazione che ne è affetta. Per stare bene, è risaputo, è fondamentale dormire e quasi ciascuno di noi conosce l’affaticamento e la scarsa energia che si avvertono se la notte precedente il sonno non è stato ristoratore. Ma…cosa succede quando il sonno arriva nel bel mezzo delle nostre attività quotidiane? Cosa accade quando non siamo noi a controllare il nostro ritmo circadiano, il ciclo sonno-veglia, ma, viceversa, è proprio il sonno ad essere protagonista della nostra vita? La narcolessia è una malattia neurologica, descritta scientificamente come “un disturbo del sonno caratterizzato da una sonnolenza eccessiva durante il giorno, o da episodi incontrollati e ricorrenti di sonno durante le consuete ore di veglia, in genere con episodi improvvisi e temporanei di debolezza muscolare”.

Una patologia rara fortemente sfibrante che Murubutu, una delle pene più iconiche e suggestive della scena italiana, ha deciso di raccontare attraverso “Ad occhi chiusi”, il suo nuovo emozionante singolo, scritto a quattro mani con James Logan che ne ha curato anche la produzione e impreziosito dalla vocalità angelica di Elisa Aramonte. Un brano intensissimo, accompagnato dall’emblematico e commovente videoclip ufficiale diretto da Giorgio Chiantese e Gabriele Rosciglione per Fourchetta, capace di arrivare dritto all’anima degli ascoltatori sin dalle prime note, che in poco meno di 4 minuti, racconta la coabitazione interiore con uno dei disturbi più deleteri e devastanti di una sana routine quotidiana.

L’artista e insegnante reggino infatti, dopo aver raccolto numerose testimonianze di soggetti affetti da narcolessia, ha realizzato un vero e proprio capolavoro di rime e cuore, il cui ricavato sarà devoluto all’AIN – Associazione Italiana Narcolessia e Ipersonnia Idiopatica, all’interno della campagna #Createforsleep, volta alla sensibilizzazione sui disturbi del sonno.

«È un testo scritto raccogliendo le testimonianze di tante persone affette da questa patologia rara e poco conosciuta: la narcolessia – racconta lo stesso Murubuto -. Attraverso le loro parole ne ho scoperto diversi aspetti che non conoscevo e mi hanno fatto riflettere molto. Ho quindi deciso di elaborare un brano che potesse trasmettere a chi lo ascolta il forte senso di incomprensione e inadeguatezza che i narcolettici spesso provano. Mi auguro che il mio singolo possa dare un sostegno concreto alla campagna #CreateforSleep2022 e all’AIN – Associazione Italiana Narcolessia e Ipersonnia Idiopatica nel sensibilizzare le nuove generazioni».

Un brano intimo, dal potentissimo impatto emozionale, che riconferma la sensibilità artistica di Murubuto e la possibilità concreta, anche nel 2022, di unire la musica al sociale e di poter scrivere, interpretare e pubblicare canzoni che contengano un significato profondo oltre la tematica trattata, quello di portare l’attenzione su aspetti, situazioni e argomenti della realtà ancora troppo in ombra, quello di svegliare coscienze e cuori in una società, troppo spesso, improntata all’individualismo e concentrata più sul voler fermare il tempo che sul vivere dignitosamente quello che abbiamo l’enorme fortuna di poter assaporare.

 

Si ringrazia come sempre Alessandro Corti di InstaBlogMusic per la partnership.

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