Allen: “Ormai i generi sono diventati così fluidi che non se ne distingue il confine, quello che conta è lo stile, il proprio”
Oggi, in occasione dell’uscita del singolo “Mr. Nobody“, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con gli Allen, duo vicentino di cui vi avevamo parlato qui, raccontandovi il brano di debutto, “Animale“.
“Mr. Nobody” (come il celebre film di Jaco Van Dormael con protagonista Jared Leto) è la prima oscurità musicale che vi accompagnerà al termine dell’estate e di cui vi innamorerete sin dal primo ascolto, per cinefili e non.
Un nuovo progetto che intreccia digitale e analogico e che si muove tra influenze elettroniche, venature di lo-fi e urban.
Allen – Intervista.
Ciao ragazzi, grazie per questa intervista. E’ appena uscito “Mr.Nobody”, il vostro nuovo singolo; che relazione c’è tra il brano e l’omonimo film con Jared Leto?
Ciao e grazie a voi! La relazione è il rapporto che si ha con le proprie decisioni, con le proprie scelte. Nel film si vede chiaramente che in base a poche scelte difficili il protagonista si ritrova a vivere diversi futuri. Lo stesso vale per il brano: la libertà di tutti finisce dove inizia quella di qualcun’altro, soprattutto quando si parla di contrasti sentimentali, quindi si deve scegliere se andare oltre e pensare a se stessi o se tirarsi indietro. Ci si può pentire o essere sereni per entrambe le scelte.
Rimanendo sul discorso, c’è un qualche tipo di rapporto tra “Mr. Nobody” e la copertina che avete scelto?
Assolutamente no. La copertina è inserita in una serie di artwork più ampio, provate a dare uno sguardo alla cover del nostro ultimo singolo “Animale”. Tutti i pezzi con questo stile di copertina sono stati composti più o meno nello stesso periodo e sono profondamente legati al luogo nel quale sono stati concepiti. Questa copertina, all’interno della serie, è comunque particolare, questo perché l’estetica dei contenuti legati a questo brano è stata curata da noi assieme a Francesca Bernardello, fashion designer Milan based.
Il vostro è un davvero un mix unico di influenze e generi diversi. Avete voglia di elencarci un po’ cosa troviamo nella vostra musica?
Siamo alla ricerca del nostro sound. Ormai i generi sono diventati cosi fluidi che non se ne distingue il confine, quello che conta è lo stile, il proprio. Io (Kilian) vengo da un passato rock, mentre Demu Sick dal jazz. Guardando più avanti abbiamo trovato un punto di incontro nell’R’n’B, ma svasiamo non poco anche con l’elettronica. I nomi che ci hanno messo d’accordo sono molti, da Frank Ocean a Kendrick Lamar, ma anche artisti italiani come i Fuera o Venerus.
Leggiamo della vostra collaborazione con il produttore e musicista Frank Martino, avete voglia di raccontarci com’è andata e come ha saputo influenzarvi?
Frank aka YLYNE, è stato mio (Demu) insegnante di musica per molti anni. Per noi è stato un po’ un mentore, ci ha introdotto in maniera più approfondita al mondo della produzione elettronica, possiamo sicuramente affermare che i brani prodotti assieme a lui avrebbero un sound di tutt’altro genere se non ci fosse stato il suo tocco. Se gli Allen sono come li state iniziando a conoscere, è anche merito suo.
Cosa state ascoltando in questo periodo? Qualcosa di nuovo che volete farci scoprire?
Avete aperto il vaso di Pandora: io (Kilian) ultimamente sono in pompa con Mura Masa, ma anche con “Dreamland“, il nuovo album dei Glass Animals, spesso ascolto Kamal. E James Blake, di italiani potrei dirti che impazzisco per Darrn ed Iside ultimamente.
In sto periodo io (Demu), invece, sto in fissa con Frank Ocean, Childish Gambino, Travis Scott, roba così.
Ultima domanda: a quando il vostro disco d’esordio?
Abbiamo un po’ di chicche che non vediamo l’ora di farvi sentire, ma al momento non sappiamo quando potrà uscire un nostro disco completo.
Si ringraziano gli Allen e, come sempre, l’Ufficio Stampa Conza.
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