Ianez: “L’arte è un punto di vista diverso, uno spunto di ragionamento, come una coscienza condivisa”

Un brano al femminile scritto e pensato da una mente maschile. Questo (e molto altro) è “Blu” (Satellite Rec), il nuovo singolo di Ianez, all’anagrafe Andrea Iannone, prodotto da Lorenzo D’Annunzio.

Ad accompagnare il brano, il videoclip ufficiale, diretto da Antonella Giuliano e visibile a questo link.

Ieri abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con l’artista; di seguito, la nostra intervista.

Ianez – Intervista.

Ciao Andrea e grazie per questa chiacchierata! Quanto è stato importante per te scrivere una canzone tutta al femminile, come “Blu”?

Ciao ragazzi e grazie a voi! È stata una esperienza intensa. Riuscire ad immedesimarsi in una situazione che per forza di cose non proverò mai nella vita, ma che non è così difficile da comprendere, serve solo la giusta empatia. È stato importante come ogni cosa che ti fa crescere non solo artisticamente ma umanamente, partendo da una distanza, per ritrovare i punti comuni che ci rendono tutti indistintamente esseri umani.

Quanto sono importanti le collaborazioni e come sono nate quelle con Lorenzo D’Annunzio e Fabio Tumini di Satellite Rec?

La collaborazione in ambito musicale per me è fondamentale, vengo da esperienze di gruppo ed è la prima volta che un progetto porta il mio nome, una cosa che inizialmente mi ha messo quasi a disagio. Io, Lorenzo e Fabio siamo per prima cosa amici, ma l’amicizia è solo un valore aggiunto in questo caso: per far funzionare la macchina creativa, serve un punto di vista comune e condivisibile, senza forzature e la definizione dei ruoli. Ci siamo ritrovati a collaborare quando un giorno ho chiamato Lollo (Lorenzo) e gli ho detto: “Andiamo a trovare Fabio e vediamo lo studio? Ho delle idee!!!” il resto è spiegato nei brani.

Quanto ti influenzano i contesti sociali ed alcune “defezioni” della società nella realizzazione delle tue canzoni?

Sono un osservatore in generale, ma in particolare della gente, della società con e senza di me all’interno. Ho scritto il mio primo romanzo (“Sette foglie di Oleandro“) osservando, guardando dall’interno e dall’esterno una stessa scena per descrivere emozioni contrastanti; lo stesso faccio con le canzoni. L’arte è un punto di vista “diverso”, uno spunto di ragionamento, come una coscienza condivisa.

Spiegaci la scelta del nome d’arte Ianez. Ha un significato particolare o richiama a qualcosa di affettivo?

Spero di non deludere con questa risposta, ma voglio essere sincero. Ianez viene da una necessità. Mi chiamo Andrea Iannone come il più noto pilota di moto ed entrambi siamo di Vasto (Abruzzo), quindi per eludere l’omonimia ho preso ispirazione dal personaggio di Salgari, Yanez de Gomera, un richiamo al mio cognome e poi mi piace il suono della parola: “Ianez”.

Quali sono le tue speranze racchiuse in questo tuo nuovo singolo?

È un brano che fa riflettere, che ha una sua intensità ed un suo ruolo sociale importante. Quindi spero arrivi a più persone possibile, oltre i confini di genere.

Ultima domanda: quali sono i tuoi prossimi passi?

Attualmente sto lavorando ad un nuovo romanzo e sempre con Lorenzo e Fabio siamo impegnati alla realizzazione di nuovi brani. Grazie per lo spazio che mi avete dedicato.

 

Si ringraziano Ianez e, come sempre, l’Ufficio Stampa di Salvatore Imperio.

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