Giulia Marinelli: “Il Jazz ha cambiato la mia vita”

E’ disponibile in tutti gli store digitali “Blu“, il singolo d’esordio di Giulia Marinelli.

In occasione dell’uscita del brano, le abbiamo rivolto qualche domanda.

Giulia Marinelli – Intervista.

Ciao! Ci vuoi raccontare chi è Giulia Marinelli?

È una domanda difficile questa!!! Giulia si sta conoscendo piano piano. Per lo meno la Giulia che ha deciso di intraprendere questo percorso, l’altra la lascerò un po’ in disparte, essendo stata protagonista per molto tempo. Ho preso coscienza in quest’ultimo anno del fatto che continuare a non sbilanciarmi, a guardare piuttosto che a fare, non è la cosa giusta! Sono felice e terrorizzata, per ora posso dirti questo!

“Blu” è il tuo singolo d’esordio. Da quali suggestioni è nata?

“Blu” è nata qualche anno fa, molto diversa da come poi è diventata. Nasce dalla suggestione di un mondo che ad alcuni sembra lontano, eticamente inaccettabile. Eppure quel mondo esiste ed è abitato da molti che hanno sperimentato una forma di piacere irresistibile, che però inevitabilmente porta a dover affrontare un dolore inaccettabile. Piacere e dolore sembrano essere legati indissolubilmente e non solo nel mondo delle sostanze.

Nel singolo si ritrovano ascolti Jazz, oltre ad una struttura Pop. Quali sono i tuoi generi di riferimento?

C’è un libro di Wynton Marsalis che si intitola “come il jazz può cambiarti la vita”: ecco, nel mio caso l’ha decisamente cambiata. I generi che amo di più provengono tutti dalla cultura afroamericana, dalle composizioni di Duke Ellington e di Miles Davis, al soul di Stevie Wonder.  Da Erykah Badu a Michael Jackson, che hanno creato due album che per me sono i più belli di sempre: “Baduizm” e “Thriller”. Adoro le produzioni dell’etichetta discografica “Blue Note Records”, che ha tra gli artisti Robert Glasper, Takuya Kuroda, Ambrose Akinmusire. Per quanto riguarda la musica italiana, il genio di Lucio Dalla.

C’è anche un videoclip in previsione? In caso affermativo, ci puoi anticipare come sarà?

In realtà non penso ci sarà un video di questo brano, la scelta dell’animazione grafica è stata piuttosto ponderata in relazione al senso del brano. La staticità dell’immagine e i pochi elementi che si muovono, la goccia in particolare che cade nel cervello, rappresentano l’immobilità indotta dalla sostanza in questione. Ma ci sarà sicuramente un video vero e proprio per il prossimo brano!

Quali saranno i prossimi passi?

I prossimi passi prevedono l’uscita di un secondo singolo a cui sto lavorando sempre con il prezioso aiuto del mio amico Eugenio Bonemazzi, che ha curato la produzione di “Blu”.

 

Si ringrazia Giulia Marinelli e, come sempre, l’Ufficio Stampa Level Up.

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