Thegiornalisti: è uscito “Love”, il loro nuovo attesissimo album

L’attesa è terminata: poche ore fa, è uscito il nuovo album, il quinto in studio, della band che ha rivoluzionato il mondo del pop italiano. Stiamo parlando dei Thegiornalisti e del loro “Love“.

Dopo il successo di “Completamente Sold Out“, il premio per il brano più ascoltato nelle radio, – consegnato in occasione del Power Hits Estate -, ed il premio Radio 105 -consegnato in occasione della finale del Wind Summer Festival -, il gruppo composto dai tre ragazzi romani, cavalca l’onda del meritatissimo successo e torna con questo nuovo progetto discografico composto da 11 brani (tracklist completa qui).

L’album è prodotto da Dario Faini, in arte Dardust, (e conosciuto come Dario “Dust”, anche per essere stato il frontman degli Elettrodust), pianista, produttore e compositore di moltissimi successi. Solo per citarne alcuni: “Il mondo in un secondo“, coscritto con Antonio Galbiati ed interpretato da Alessandra Amoroso; “Occhi profondi“, coscritto con Ermal Meta ed interpretato da Emma; “Magnifico“, scritto con Fedez e Roberto Casalino ed interpretato da Fedez e Francesca Michelin;  “Io ti aspetto“, scritto con Marco Mengoni Megoni ed Ermal Meta ed interpretato da Marco Mengoni, “Luca lo stesso” scritto con Luca Carboni e Tommaso Paradiso ed interpretato da Luca Carboni.

Insieme a Dario Faini, ha partecipato alla produzione dell’album, anche un altro grande produttore, oltre che violinista, italiano: Davide Rossi, conosciuto soprattutto per le sue numerose collaborazioni con i Coldplay.

Ma, torniamo a “Love”; 11 tracce per un disco che ha già dato prova del suo valore contenutistico, con i singoli “Questa nostra stupida canzone d’amore“, certificata Doppio Disco di Platino, con “Felicità puttana“, certificata Disco di Platino e, da pochi giorni, con “New York“.

Ieri, Tommaso Paradiso, il frontman 35enne amatissimo dal pubblico, è stato intervistato da Luca Dondoni per La Stampa, che pochi minuti fa ha pubblicato il video con le sue dichiarazioni.

Tra le altre cose, ha spiegato che la scelta di inserire, come prima traccia, una composizione orchestrale, – estrapolata dall’ultimo brano del disco, “Dr. House” -, è dovuta al voler creare “un cappello e una fine” e, soprattutto, è un omaggio alla musica degli anni ’90, quella con cui è cresciuto.

Un album da ascoltare e riascoltare, che si adatta e che si sposa perfettamente con lo stile unico e rivoluzionario della band, che è riuscita ad entrare nel cuore (e nelle playlist) dei giovani e dei loro genitori.

Parte oggi, da Bari, l’instore tour di “Love”, mentre, dal 19 Ottobre, il tour ufficiale di concerti, con prima tappa a Vigevano (PV) ed ultima, il 21 Novembre, al Palalottomatica di Roma. Molte date sono già sold out, prenota gli ultimi posti disponibili qui.

 

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