Rosmy: “Voglio aprire il cassetto dei sogni e viverli uno ad uno”

Lunedì 30 Giugno, come anticipato in questo articolo, è uscito “Ho Tutto Tranne Te“, il nuovo singolo di Rosmy, un brano che arriva dritto al cuore, scritto dalla talentuosa artista lucana durante questo periodo di emergenza sanitaria.

Ad accompagnare il brano, un meraviglioso videoclip (visibile qui), diretto Beppe Gallo della BrainStorm Agency e svolto in collaborazione con l’Associazione di Volontariato City Angels, Regione LombardiaU.I.L. Milano e Lombardia, Bosch S.p.A e Don’t Movie Srl, che racconta perfettamente in immagini tutto quello che Rosmy, con la sua voce, esprime nel brano.

Ieri l’abbiamo raggiunta telefonicamente e ci siamo fatti raccontare il progetto.

Rosmy – Intervista.

Ciao Rosmy e grazie per questa intervista! E’ appena uscito il tuo nuovo singolo, “Ho tutto tranne te”, un brano molto emozionante che invita tutti all’altruismo, a mostrare supporto e vicinanza al prossimo, soprattutto ai più deboli. Valori fondamentali nella vita, resi ancora più evidenti in questo drammatico periodo di lockdown. Ci racconti com’è nato il brano e cosa o chi ti ha ispirato?

Ciao e grazie a voi! Diciamo che fino ad un mese e mezzo fa, questo brano non era in cantiere. Mi trovavo a Firenze ed in TV passavano immagini da film. Prima di concretizzare il tutto ci ho messo un po’. Poi, un giorno, ho deciso di ordinare una chitarra online e da lì ho iniziato a suonare e comporre il singolo. Questo periodo mi ha fatto conoscere molte cose, mi ha fatto capire cosa significhi realmente il distacco. Con “Ho tutto tranne te” voglio trasmettere un senso di positività, sia per me che per gli latri. Sono una persona molto altruista nella vita e ciò mi porta a vedere i miei brani, la mia musica, in una prospettiva d’aiuto.

A proposito di lockdown, tu come l’hai trascorso? Per molti tuoi colleghi è stato fonte di ispirazione e creatività, altri, invece, hanno percepito un vero e proprio blocco nel processo di creazione di un progetto; tu come l’hai vissuto da questo punto di vista?

Io ho vissuto una sorta di blocco creativo. Poi mi sono come “risvegliata”. Era il 04 Maggio, ero tornata a Milano e da lì, mi è tornata la voglia di fare, perché mi sono resa conto che si doveva tornare alla positività, ce n’era davvero bisogno. Ci sono persone che a causa di questa emergenza vivono chiaramente nella paura, ma questo non ci deve impedire di essere altruisti e dare una mano a chi ne ha più bisogno. Non dobbiamo essere imprudenti, ma la solidarietà non può mancare, a maggior ragione adesso.

La tua voce, scontato dirlo, è potentissima e raffinata al tempo stesso, arriva dritta al cuore e riesce a veicolare messaggi molto importanti. Quanto conta per te diffondere determinati valori tramite la musica?

Per me è fondamentale. Penso che di averne capito l’importanza dal teatro. Per anni sono stata attrice e cantante di teatro civile, che è quel tipo di teatro che porta in scena tematiche di attualità politica, ma soprattutto sociale. Attraverso testi teatrali, vengono diffusi messaggi chiave, tematiche molto importanti. Io recitavo e cantavo brani popolari riadattati in chiave moderna. Come l’attore che segue il metodo Stanislavskij deve cercare di immedesimarsi il più possibile nel personaggio che interpreta, un cantautore, secondo me, deve esternare tramite la propria penna e la propria voce un messaggio. Credo che l’Arte si debba basare su qualcosa da dare. La mia missione è questa, dare qualcosa che vada oltre al brano in sé, qualcosa che possa far capire a chi mi ascolta che si può cambiare il mondo e la sua società. La musica lo ha fatto tante volte.

In “Ho tutto tranne te” canti “Siamo tutti alla ricerca di armonia”; cos’è per te l’armonia?

Eh, bella domanda (ride). Diciamo che ho scritto frasi e rime un po’ anomale al giorno d’oggi, ma l’ho voluto fare volutamente, per marcare il fatto che non ci sono regole. Anche utilizzando “l’errore” di un testo odierno; sono andata controcorrente. Per rispondere più nel dettaglio alla tua domanda, direi che per me l’armonia è quel momento, molto raro ormai, in cui ci fermiamo a pensare e trovare la via di mezzo, la sfumatura. Ormai manca l’equilibrio nelle nostre vite frenetiche e trovare quella via di mezzo è essenziale, quella sfumatura tra il bianco ed il nero che ci consente di vivere in armonia con noi stessi e con gli altri.

Ad accompagnare il tuo nuovo singolo, c’è un meraviglioso videoclip – diretto Beppe Gallo della BrainStorm Agency e svolto in collaborazione con l’Associazione di Volontariato City Angels, Regione LombardiaU.I.L. Milano e Lombardia, Bosch S.p.A e Don’t Movie Srl -, che racconta perfettamente in immagini tutto quello che con la voce esprimi nel brano. La solitudine, la distanza, il desiderio di sentire l’affetto di qualcuno, ma anche il lato altruista e sempre pronto ad aiutare di noi italiani. Come è stato per te collaborare con gli Angeli di Milano e vedere tradotto il profondo significato del brano in una clip?

E’ stato bellissimo. Io sono testimonial artistica di “City Angels” e dopo un’intervista con loro mi è nata l’idea del video. Nei videoclip dei miei brani c’è sempre stata un’alleanza con il regista, decidiamo insieme, non dico mai “Questo è il brano, fai tu”. Chiaramente non è stato facile realizzare una clip musicale in questo periodo di distanziamento. Quindi, ho trovato una storia che aveva usato Bosch Italia in un promo e l’ho inserita nel video, a piccole pillole. Piccole pillole che servono per far capire cosa c’è dietro al brano. Credo che la parte più emozionante sia il passaggio di quest’uomo che all’inizio stava bene e poi, all’improvviso, si ritrova senza niente. Ed è li che conta più di tutto l’altruismo, la solidarietà.

Sui Social hai una fanbase molto attiva, che segue con attenzione , stima ed affetto ogni tuo progetto. Com’è il tuo rapporto con i Social? Credi siano un ottimo mezzo per rimanere in contatto con il proprio pubblico, o che siano diventati quasi un “obbligo” per un artista?

I Social sono importantissimi per me, equivalgono al vecchio contatto tra artista e pubblico, ma grazie ad essi è tutto molto più diretto ed immediato. Il mondo artistico di oggi lo puoi vivere così, in contatto. Per fare un esempio pratico, prima se facevi un tour, comunicavi le date tramite cartelloni pubblicitari nelle città che toccavi e nelle zone limitrofe. Oggi, lo annunci sui Social. Per il resto, io, nel mio piccolo, cerco di essere sempre presente. Credo che i Social ormai siano fondamentali per far conoscere la propria musica ed avvicinarsi a potenziali ascoltatori e/o fan. Il pubblico è sempre la prova del nove.

3 aggettivi per descrivere Rosmy?

Aiuto (ride)! Direi semplice, folle e tenace.

Questo brano rappresenta l’alba di un nuovo progetto discografico o è un progetto a sé?

Ti direi che è un brano a sé, ma al tempo stesso è anche l’inizio di qualcosa di nuovo. Sento dei cambiamenti in me. La musica è parte fondamentale della mia vita. Io guardo al presente, vivo di giorno in giorno. Posso dirti che sto scrivendo cose nuove ed ho diversi progetti in testa, ma non ho ancora nulla di realmente programmato.

Il 05 Luglio aprirai la serata organizzata da Aspettando Contaminafro” (nell’ambito della rassegna “Estate Sforzesca 2020”) “Daniele Durante: Taranta!”, una bellissima rassegna in una location straordinaria, il Castello Sforzesco. Sei felice di questo evento e, durante l’estate hai altri live in programma?

Sono molto felice! Dopo il Capodanno RAI, saremmo dovuti partire da Marzo con i live. Poi c’è stata la pandemia e sinceramente non ci speravo più di fare concerti quest’estate. Ad un certo punto mi hanno contattata da Contaminafro, dicendomi che volevano che aprissi la rassegna per due motivi: il primo, perché ho una vena teatrale ed il secondo perché, anche grazie al teatro, come ti dicevo prima, ma soprattutto alla mia terra, la Basilicata, che crede molto nell’identità, sono stata molto legata nel tempo e lo sono tutt’ora al folkore ed ai brani popolari. Mi hanno detto che il mio brano “Ninna Nanna” (feat. Renanera), ha suscitato in loro una bella sensazione e che ha messo in luce questa mia doppia anima artistica che hanno molto apprezzato. Il live sarà in unplugged, chitarra (Michele Boni), percussioni (Francesco Marcello Sette) e violoncello (Mattia Boschi). Sono molto felice anche per la location, il Castello Sforzesco è il passato della città di Milano, vedo tutto questo come un ritorno all’identità. Per il momento non ho altri concerti in programma.

Ultima domanda: un sogno nel cassetto?

Wow (ride)! Allora, diciamo che mi sono sempre chiesta, da bambina a tutt’ora, “Cosa farò da grande?” e non sono mai riuscita a darmi una risposta completa al 100%, perché sono molto ambiziosa e più cresco io, più crescono i miei sogni. E cerco sempre di farne nascere di nuovi. Mi viene da dirti che i sogni non li voglio nel cassetto ma li voglio vivere, o meglio, che i sogni li voglio vivere uno ad uno aprendo il cassetto e tirandoli fuori.

 

Si ringraziano Rosmy e, come sempre, l’Ufficio Stampa Parole & Dintorni.

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