E’ online “20/30”, il nuovo album di Bobby Soul

E’ online “20/30” (CNICompagnia Nuove Indye), il nuovo album di Bobby Soul, nome storico della scena genovese e italiana.

“20/30” è il suo album “della quarantena”, una reazione di stile surreale per un musicista abituato a esibirsi 200 giorni all’anno.

Non è semplice raccontare una figura poliedrica ed esplosiva come quella di Alberto “Bobby Soul” Debenedetti; indissolubilmente legato alla sua Genova, ha più di 20 anni di carriera alle spalle, con partecipazioni a gruppi come Blindosbarra, Sensasciou e Voci Atroci, con i quali ha registrato una decina di album.

Cantante e produttore, Bobby Soul ha all’attivo diversi album solisti e lavora attivamente anche in campo teatrale, occupandosi della parte musicale di vari spettacoli, specialmente con il Teatro Garage di Genova. Come musicista, ha collaborato con svariati artisti del panorama nazionale, fra cui Roy Paci e Fratelli di Soledad e lunga è stata la collaborazione con il giornalista e produttore Ernesto De Pascale, scomparso nel 2011, con il quale ha dato vita al movimento “Funk-in-Italia” e ha realizzato diverse antologie del genere per la Cramps Records.

Il suo album del 2008, “Draghirossi & Buchineri”, ha vinto la Indiemusiclike del 2009, la speciale classifica dei media indipendenti curata dal Meeting delle Etichette Indipendenti. Più recentemente Audiocoop e Riserva Sonora lo hanno premiato con una targa alla carriera. Bobby Soul è una specie di recordman per l’attività live, circa 200 concerti all’anno, ormai da tempo immemore, con svariate formazioni.

Spiegare chi è Bobby Soul è fondamentale per capire la genesi di “20/30”. Per una persona per cui la musica è pane e gesti quotidiani, per lui abituato a suonare, per piacere e per lavoro, una sera sì e una sera no e poco importa sia un teatro, una spiaggia o un house concert, consumando chilometri e scarpe sul pedale dello stomp, il trovarsi improvvisamente fermo, chiuso in casa, come è avvenuto per tutti nel periodo del lockdown per l’emergenza sanitaria da COVID-19, ha assunto i contorni di una situazione irreale, al confine fra il comico e il tragico. E da lì è partito il bisogno di reagire con la creatività irrefrenabile che ha dato vita a “20/30”, instant album che fotografa un periodo (si spera) irripetibile.

Questa la storia, surreale e densa di metafore, che si snoda attraverso 8 brani a cui hanno contribuito, a distanza, gli amici Alessio Caorsi alla chitarra elettrica e Matteo Minchillo al pianoforte.

Queste, le parole dell’artista sul progetto:

«Siamo nel 2030 e, per qualche improbabile e improvvisa contingenza, un uomo è costretto a restare mesi in uno spazio angusto che deve condividere con Walter Marino Rizzi, un avvistatore altoatesino di UFO deceduto nel 2002 che avendo in vita appreso l’arte del viaggiare nel tempo decide di collocarsi proprio nell’angusta videocameretta, dove è recluso suo malgrado l’uomo in questione.
Il suo unico spazio di libertà è il sonno e il sogno, pieno di passato ma anche di desideri e progetti. L’uomo cerca di comunicare invano a un mondo che non riesce più a comprendere e che è altrettanto restio a volersi far comprendere, ma raramente perde il buon umore perchè tutto sommato riesce ad autoalimentarsi e non sta così poi male recluso nella sua audiocameretta con Walter Marino Rizzi. Certo, al risveglio dai sogni vorrebbe solo un po’ di tempo per pisciare in pace. Ma Walter lo incalza, Walter è estremamente loquace, durante il giorno non può fare a meno di ripetergli quella storia del ’68 in cui aveva visto gli UFO. Walter è un bravo cristo ma certo l’uomo avrebbe preferito stare insieme a una bella, vivida e vitale rosa, oppure sgattaiolare via per farlo veramente. Come tutti noi ho passato molto tempo con me stesso. Diviso fra cercare risorse per campare e scrivere pezzi, rubacchiare suoni dalla rete, giocare con la tastiera e le percussioni. Così sono venute fuori queste otto nuove canzoni, che a me appaiono più come caricature di canzoni, disegni, bozze di canzoni. Però sono l’onesta cronaca di questi miei ultimi mesi, non so come potrebbero suonare fra un anno, non so cosa saremo tutti noi fra un anno. Ho pensato avesse senso pubblicarle subito e alla fine non ho resistito all’idea di fare una specie di teatrino di canzoni e frammenti sonori tutti fra loro collegati, fra sogno e sogno, usando molto l’immaginazione, perdendomi in un tempo che è corso più veloce di quanto pensassi. Mi ha aiutato come sempre il mio sodale di una vita, Alessio Caorsi, che mi ha mandato le sue chitarre da distante e Matteo Minchillo, anche con lui collaboro da tempo, che mi ha mandato una bellissima parte di piano che accompagna uno dei brani dell’album. Ogni canzone è corredata da un video sgranato, sullo sfondo del panorama che si apriva ogni notte dalla mia finestra».

A supportare l’uscita del disco, il videoclip del primo singolo estratto, “Finirà“:

 

Si ringrazia l’Ufficio Stampa di A Giant Leap per la collaborazione.

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