Il 19 Giugno esce “Oplà”, prima parte del debut album dei Moca

Venerdì 19 Giugno esce “Oplà” (La Clinica Dischi/Aguaplano Records), prima parte del debut album della band ligure Moca.

A un anno di distanza dall’approdo sulle più importanti playlist di Spotify (Viral 50 – Italia, New Music Friday, Indie Italia, Scuola Indie), con il brano “Amira” ed i seguenti “Soffritto di sertralina“, “Relazionatore“, “Bailamme“, “Varanasi” e l’ultimo in ordine temporale, “Oh cielo!“, ad oggi il gruppo conta oltre mezzo milione di stream.

Con questa prima parte del disco, che abbiamo avuto il piacere di ascoltare in anteprima, i Moca hanno dato sfogo tutta la loro creatività, allargando i loro orizzonti e scegliendo di dividere l’intero album in due volumi, il primo dei quali in arrivo il 19 Giugno.

“Oplà” è quindi un primo punto di arrivo, dopo un anno che ha consacrato la band tra le nuove promesse del panorama italiano, ma, allo stesso tempo, un punto di immediata ripartenza. Questo duplice significato si riflette anche sulla tracklist: il disco infatti raccoglie tutti i singoli usciti sino ad oggi, ma è anche impreziosito dall’aggiunta di tre inediti (“Promesse”, “Astenopia” e “Le piante”), spoiler musicali del secondo capitolo dell’album, previsto per l’inverno.

Ciò non cambia, anzi rafforza, il significato del progetto discografico. Un’esclamazione, un urlo di liberazione: “Oplà” è il superare un ostacolo, una sfida che può essere semplice e quotidiana, ma che allargandosi ad una vita intera, può riguardare una grande impresa. Proprio come può esserla un disco.

«”Oplà” siamo noi Moca – racconta la band -, ovvero tutto quello che siamo riusciti a dire nell’ultimo anno, con i nostri sbalzi d’umore, i nostri litigi e le nostre gioie. È un disco eterogeneo, ma non confusionario. È esattamente l’ordine nel disordine».

Questa, la tracklist di “Oplà”:

  1. Oh cielo!
  2. Promesse
  3. Relazionatore
  4. Le piante
  5. Baillame
  6. Varanasi
  7. Astenopia
  8. Soffritto di sertralina
  9. Amira

 

“Oplà” è stato registrato e mixato da Leonardo Lombardi nello studio de La Clinica Dischi; il master è stato curato da Salvatore Addeo (Aemme Studio). La copertina del disco è stata realizzata da Giacomo Raffaelli.

 

Si ringrazia come sempre l’Ufficio Stampa Astarte.

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