Arisa: la Conferenza Stampa su “Potevi fare di più”, brano in gara al Festival di Sanremo 2021

Pic by Bogdan Plakov

Oggi, martedì 16 Febbraio 2021, si è tenuta in streaming la Conferenza Stampa di Arisa, durante la quale l’artista ha raccontato ai giornalisti “Potevi fare di più”, brano, scritto per lei da Gigi D’Alessio, in gara al Festival di Sanremo 2021.

Apripista del suo prossimo album, in uscita tra Maggio e Giugno 2021, “Potevi fare di più” parla di un momento di liberazione da una relazione tossica, raccontando la storia di una donna che cerca la forza di dire basta ad un amore che si è spento ed ai continui tentativi di tenerlo in piedi.

Giunta alla sua settima partecipazione a Sanremo, con due vittorie alle spalle (“Sincerità“, categoria Nuove Proposte, 2009 e “Controvento“, categoria Campioni, 2014), in 12 anni di sfavillante carriera, Arisa resta la stessa ragazza degli inizi, semplice, umile, che stupisce ed emoziona con una vocalità che l’ha resa tra le artiste più brillanti ed amate del panorama discografico italiano, una donna vicina alle donne che, brano dopo brano, con la sua semplicità ed il suo talento straordinario ha conquistato tutti e che, negli ultimi anni, ha acquisito una maggior consapevolezza di se stessa ed un amor proprio, distante da vanità ed egocentrismo, che la porta ad essere un esempio per molte, moltissime persone che troppo spesso vanificano la loro essenza per altri, o per il timore di non essere all’altezza, di non essere abbastanza.

Di seguito, il resoconto della Conferenza Stampa.

Ho scelto Gigi d’Alessio come autore del brano perché quando ho ascoltato la canzone, ho sentito una grandissima verità nel testo ed io ho bisogno di cantare cose autentiche. Dico sempre agli autori: “scrivi una cosa per te”, perché credo che i sentimenti siano un po’ circolari, le emozioni vissute da un’altra persona possono appartenere anche a noi, tutti ci immedesimiamo. E poi, perché stimo tantissimi Gigi, trovo che sia un vero Maestro della musica italiana. Le sonorità del brano sono sognanti, soffici, morbide, delicate. E’ una canzone profondamente melodica e viscerale.

Per quanto riguarda questa mia nuova partecipazione a Sanremo, ci tengo a dire che quando una cosa, nel mio caso la Musica, ti da così tanto, devi essere grata e restituire. Restituire alla gente, al pubblico, coloro che ti apprezzano per quello che fai. Sarà sicuramente un Festival difficile, ma noi artisti dobbiamo intrattenere; io vado sul palco dell’Ariston per fare il mio lavoro e, soprattutto, torno a cantare. Questo Sanremo lo vedo come  una dichiarazione, una manifestazione di ripartenza; dobbiamo provarci. Cantare senza pubblico sarà indubbiamente diverso, mi mancherà tantissimo la gente. Io devo molto al mio pubblico, sono la mia forza, la mia energia. E poi, Sanremo è anche una vetrina meravigliosa anche per parlare dei propri progetti e mancherà molto anche il contatto personale con giornalisti ed addetti ai lavori.

Nei miei 12 anni di carriera ho fatto tantissime cose oltre al canto: sono una persona che, attraverso il suo lavoro, ama fare molte esperienze. Ho condotto programmi, recitato e mi sono esibita in giro per il mondo: mi ritengo molto fortunata.

“Potevi fare di più” parla di un amore tossico e voglio che alle donne, ma non solo a loro, arrivi il messaggio che quando una situazione non ci rende felici, bisogna prendere la consapevolezza che la felicità esiste e, di conseguenza, prendersi la responsabilità del proprio disagio, per far si che le cose cambino, perché, davvero, si può essere felici. Se una persona ti ama ti sta accanto; so bene che sembrano frasi da Baci Perugina, ma è la verità: l’Amore è meraviglioso nella sua semplicità, non servono relazioni burrascose perché sia amore, anzi: è stupendo vivere un amore “tranquillo”, “normale”. Il testo è un testo di rinascita: il tempo è poco per essere felici. La cosa più importante, secondo me, è sviluppare un reale e profondo amore per se stessi, perché solo così saremo in grado di riconoscere il vero amore che ci viene donato dagli altri. Essere donne è sempre molto difficile, in tutti i settori e nell’ambiente discografico ci sono ai vertici tanti uomini, per cui è molto complesso venirne fuori, soprattutto quando gli anni passano, quando cambi. La vita è molto ardua per noi donne, ma abbiamo anche le potenzialità e tutti i mezzi a disposizione per sviluppare consapevolezza ed amore per noi stesse, oltre che la strepitosa abilità di trovare escamotage per uscire da certi meccanismi, senza fare del male agli altri, ma facendo solo del bene a noi stesse. Ed abbiamo l’istinto materno, anche se non per tutte viene esplicato facendo figli e questo istinto è sinonimo di bontà e si rivolge spesso verso di noi, nei nostri confronti, salvandoci.

«Mi sento in crescita, oggi posso fare a meno di tutto, tranne che di me».

 

Si ringraziano Arisa e, come sempre, l’Ufficio Stampa Parole & Dintorni.

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