La musica celtica

Oggi è Halloween e per questo appuntamento con il MIC Music History, vogliamo parlarvi della musica celtica.

I popoli celti furono un insieme di popoli indoerupei che, nel periodo di massimo splendore (IV-III secolo), si erano estesi in un’ampia area dell’Europa – dalle Isole britanniche fino al bacino del Danubio, oltre ad alcuni insediamenti isolati più a sud -, frutto dell’espansione verso le penisole iberica, italica e anatolica. Questi popoli erano uniti dalle origini etniche e culturali, dalla condivisione di uno stesso fondo linguistico indoeuropeo e da una medesima visione religiosa, che rimasero però sempre politicamente frazionati. Tra i vari gruppi di popolazioni celtiche possiamo distinguere i Britanni, i Galli, i Pannoni, i Celtiberi e i Galati, stanziati rispettivamente nelle Isole Britanniche, nelle Gallie, in Pannonia, in Iberia ed in Anatolia.

Nessuna testimonianza della musica degli antichi Celti è giunta fino ai nostri tempi, perciò, oggi, con il termine di Musica Celtica, si intende la musica popolare dei molti paesi europei dalle remote origini celtiche: Irlanda, Scozia, Galles, Bretagna e Galizia ed Italia settentrionale, comprendendo anche quelle aree geografiche intercontinentali che hanno risentito dell’influenza della cultura celtica esportata dagli immigrati irlandesi e scozzesi negli Stati Uniti e nel Canada, e, più in generale, si includono anche le forme musicali rock basate sulle caratteristiche proprie della tradizione celtica.

Il termine musica celtica è quindi una definizione che non delinea uno specifico genere musicale, ma che viene associata ad un insieme di tradizioni musicali, che presentano tra loro alcune analogie ben distinte e fortemente connotate. Per questo motivo sarebbe più corretto parlare di musiche dei paesi di tradizione celtica.

E’ una musica popolare, che può anche essere chiamata profana e che non era scritta come la musica sacra o colta, ma tramandata oralmente.

Iniziò ad essere stampata nel Cinquecento su dei fogli che in Gran Bretagna erano detti “Broadsides” (in italiano “fogli volanti”): il testo non era scritto con la musica, ma si indicava solo il titolo della melodia perché era già conosciuta da tutti i lettori, finché, a partire dal Settecento e più diffusamente dall’Ottocento, ricercatori e studiosi ne trascrissero melodie e testi.

Si tratta essenzialmente di una musica melodica, il cui strumento principale è, molto spesso, semplicemente la voce.

Per quanto riguarda gli strumenti musicali utilizzati per le composizioni musicali, i principali sono: l’Arpa Celtica, il Bodhran (tamburo a cornice in legno, ricavato da pelle di capra e percosso con un particolare bastoncino detto “cipin”), la citola (o Cetra od Irish Bouzouki, che deriva dal bouzouki greco e proviene dalla famiglia dei liuti), la chitarra, la cornamusa, il Dulcimer (o Salterio a percussione), i flauti, la ghironda, il liuto, il salterio, la viella (antenata del violino) e l’organetto (leggi qui l’articolo dettagliato).

A differenza della musica classica o di quella pop, nella musica celtica (così come in tutta la musica tradizionale), le note scorrono una dietro l’altra come un flusso melodico continuo, senza l’armonia o gli accordi, per questo motivo è una musica melodica, piuttosto che armonica.

Come ben denota un articolo molto dettagliato a riguardo:

«i Celti, intesi come popolazione unica, sono ovviamente estinti da secoli, e gli unici collegamenti degni di nota sono tra le tradizioni musicali di Irlanda e di Scozia.

Ed è  in USA ed in Canada che le tradizioni musicali spesso sono intrecciate tra loro, e per questo è lì che il termine “musica celtica” è adoperato con maggior cognizione di causa. Va anche ricordato che, ad esempio, il termine “musica tradizionale irlandese” comprende vari stili musicali, alcuni dei quali sono riconducibili alla musica scozzese…Accade infine che gruppi musicali di una particolare regione celtica suonino la musica caratteristica di un’altra regione. Pur nella vaghezza del termine quindi, parlare di musica celtica quanto meno restringe ad alcune precise aree geografiche l’argomento della discussione (a meno di non voler far entrare tutto nel gran calderone della “folk music”, o della “world music”».

E prosegue, sottolineando che fin dalle sue origini, la musica celtica

«è una forma musicale solistica: se vi capitasse di ascoltare una band tradizionale irlandese, composta ad esempio da due violini, un flauto ed un accordion, quello che ascoltereste sarebbe in realtà il suono di quattro parti solistiche eseguite simultaneamente. Il risultato sarà più o meno interessante a seconda delle diverse sfumature di esecuzione tra i singoli strumenti, della personalità dei singoli musicisti, ovviamente della loro abilità musicale, del loro stile di esecuzione, dell’influenza dell’ascolto di altre versioni registrate e così via. Talvolta potrà accadere che un musicista suoni un’ottava sotto rispetto agli altri, ma per lo più quando due o più musicisti suonano musica tradizionale irlandese (o scozzese), essi suonano la melodia all’unisono».

Nella musica pop, ogni canzone è suddivisa in sezioni definite dai termini strofa, ritornello e ponte; nella musica celtica, invece, le parti, o sezioni, sono descritte semplicemente da lettere di alfabeto: Parte A, Parte B ecc.

Un’altra caratteristica tipica della musica celtica è la strutturazione di più brani in singoli set: nella musica irlandese, un set è costituito da due (o più) brani uniti tra loro, e suonati come se fosse uno solo. Il motivo di ciò risiede nella tradizione della danza: gran parte della musica celtica è in realtà musica da ballo, ed i singoli brani sono molto brevi. Così, l’unico modo per far sì che i ballerini continuino a danzare è continuare a suonare. Una delle principali aree di creatività consiste proprio nel riuscire ad unire singoli brani in set che risultino particolarmente efficaci.

Lo stesso articolo sopra citato, riporta con efficacia le tipologie di brani facenti parte della musica celtica:

A) Forme di musica da ballo 

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Jig E’ la forma con il tempo più veloce, e costituisce tra l’altro il tipo di musica più facilmente riconoscibile come “musica irlandese”. Il tempo è 6/8.

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Slip-Jig caratterizzata da un tempo veloce. E’ in 9/8.

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Reel  Anch’essa veloce, è in 4/4. Ha un maggiore senso di “fluidità” rispetto alla jig. La differenza sta principalmente nella diversa accentuazione ritmica.

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Hornpipe Può essere in 6/8, 12/8 o in 4/4, ma con un’enfasi ritmica diversa da jigs e reels.

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Slide Abbastanza simile alla jig.

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Set Dance E’ più “maestosa”, ed in qualche modo ricorda la musica classica.

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Polka questa forma di musica da ballo fa parte della tradizione del Ceili. Il Ceili è una festa da ballo irlandese “all night long”.

B) Forme di musica melodica

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Air Forma musicale lenta e molto melodica; è l’unica dove fa capolino una qualche armonizzazione.

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Lament Melodica come un air, ma con un intrinseco elemento di tristezza, di malinconia.

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Peobracht E’ una forma melodica solistica per cornamusa scozzese, lenta, prolungata e maestosa.

C) Altre forme 

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March Enfatizza molto (ovviamente, dato il termine) l’aspetto militaresco. Fa largo uso di percussioni. E’ in 2/4.

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Composizioni di O’Carolan La musica dell’arpista cieco irlandese Turlough O’Carolan (1670-1738) riveste un’importanza particolare nella musica irlandese: in termini di struttura musicale le sue composizioni sono simili alle altre forme sopra viste, ma sono presenti forti influssi delle composizioni classiche del Rinascimento Italiano (Gemignani, Corelli).

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Planxty E’ un brano musicale dedicato a qualcuno, come un nobile (nel passato), o un amico (più recentemente). Non è un tipo particolare di musica: a jigs, reels o airs può essere dato il nome Planxty.

Come per tutta la musica, non esiste un solo modo di suonare la musica celtica, anche se questo va sempre fatto con assoluto rispetto e comprensione della storia e del background che la sottende.

Per quanto riguarda il celtic rock, esso è un sottogenere del folk rock, nato in Scozia e nei paesi attigui (Irlanda, Inghilterra) e poi diffusosi in molti stati europei e negli Stati Uniti d’America. Unisce elementi rock ad influenze di folk irlandese.

Il musicista bretone Alan Stivell afferma:

«Da un punto di vista linguistico, ci sono due branche, quella Gallica e quella Britannica, che si differenziano principalmente dal range musicale esteso talvolta oltre le due ottave delle melodie scozzesi ed irlandesi ed il più ridotto range melodico delle melodie bretoni e gallesi talvolta relegato a mezza ottava, nonché dall’uso della scala pentatonica pura della musica gallica.»

Tra i vari esponenti di questo complesso e vasto genere musicale, possiamo trovare i cantautori di musica celtica (suddivisi a loro volta in cantautori celtic fusion e cantautori celtic rock), i cantanti celtic rock, i cantanti celtic punk ed i cantanti celtic metal.

Di seguito, vi riportiamo alcuni brani:

due esempi di celtic metal, di Adrian Von Zigler (il primo è tratto dalla serie action RPG – videogioco di ruolo – Fable)

Celtic Punk-Rock:

 

A seguire, altri due esempi di musica celtica, nei quali la voce, sottile e delicata, sposa perfettamente la melodia sottostante:

“Ghost of a Rose” – Blackmore’s Nght (band fondata da Ritchie Blackmore, l’ex chitarrista dei Deep Purple e dei Rainbow):

“Erne Shore” – La Loughe:
https://youtu.be/3e_P2CJzMno

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