Il vincitore della “Nota D’Oro” 2023, Enrico Costa, intreccia la poesia al pop e ci ricorda che è “L’amore che resta”

Cosa rimane, nelle nostre vite, se ci svestiamo dall’indifferenza e dall’individualismo sempre più marcati nella società odierna, se, per un solo istante, ci fermiamo ad osservare, a riflettere non con una mente attanagliata e subissata da egocentrismo e pseudo-perfezione, ma con il cervello del cuore? Cosa resta, dentro e attorno a noi, se non l’amore? Da questo assunto, prende il via il nuovo viaggio in musica del cantautore casertano di origini pugliesi Enrico Costa, “L’amore che resta”.

Premiato lo scorso anno come miglior brano inedito allo storico concorso musicale Vota la Voce presieduto dal Maestro Enzo Campagnoli, e più recentemente alla nuova edizione del Festival Canoro Nota D’Oro con Presidente di Giuria Grazia di Michele, il brano, che ha superato i 100.000 streams a pochi giorni dall’uscita e ne conta oggi oltre 300.000, è la quintessenza in liriche e armonia di quel sentimento altissimo, puro e incondizionato che l’umanità sembra aver dimenticato, l’emblema in chiave pop dell’unica luce capace di dissipare ogni ombra, del solo battito in grado di apportare valore e senso a tutti gli altri.

Scritto dallo stesso artista in collaborazione con Giulio Iozzi, Andrea Papazzoni ed Andrea Secci ed arrangiato da uno dei più grandi tastieristi e arrangiatori a livello internazionale, il Maestro Bruno Illiano (già per Pino Daniele, Annalisa Minetti, Sal Da Vinci, Marco Masini, Gianni Togni e molti altri), “L’amore che resta” si posa su un tappeto sonoro elegante e minimale, per lasciare spazio ad un testo intriso di significato e suggestione, una poesia moderna e senza tempo a cui è impossibile rimanere indifferenti.

Con una modulazione vocale degna dei più grandi interpreti della scena cantautorale ed un’abilità espressiva che cattura e affascina i sensi sin dal primo ascolto, Enrico Costa dà voce al suono più intimo, antico e viscerale dell’universo intero, quello senza cui, nulla al mondo potrebbe esistere, quello che attraversa epoche, culture, generazioni e consuetudini senza mutare mai, quello che trascende da ogni cosa perché è parte di ogni cosa.

«In questo mondo ormai superficiale, dove non contano le piccole cose», “L’amore che resta” è un «fiore in un campo minato» che l’artista osserva e protegge per condurci a riflettere, e che mediante l’iconografia della sua penna, punta i riflettori sul presente e sul futuro che stiamo costruendo con le nostre stesse mani, trasformando in immagini cristalline, semplici, ma emotivamente disarmanti, la sempre più marcata perdita di valori, empatia e connessioni.

«Questo brano – dichiara Enrico Costa – è nato in un periodo storico particolare, subito dopo la pandemia che ha messo in ginocchio il mondo. Mi sono accorto che, invece di unirsi, l’umanità è andata avanti a creare discrepanze, divisioni, ostilità. Sembra che abbia perso i valori realmente importanti, come l’amore. L’amore vero, perfetto, dovrebbe essere quello che tutto dona e nulla chiede in cambio; tuttavia, se è condizionato dalle azioni degli altri, perde la sua sincerità. In un periodo storico come questo, abbiamo più bisogno che mai di amore reale e concreto. “L’amore che resta” è proprio questo: l’amore che va avanti nonostante le difficoltà, le incomprensioni e che tutto vince. L’amore verso il prossimo, ma anche verso noi stessi; quello che può regalarci la serenità che tanto cerchiamo. E in una società che vuole abituarci alla guerra, solo grazie all’amore possiamo ritornare ad apprezzare le piccole cose».

E se “Omnia vincit amor” e “nos cedamus amori”, il vero coraggio sta nel continuare a cedere al sentimento, all’«amore che resta come resta un amico», anche quando «fugge per sentirsi vivo» e si cela «nelle nostre parole, nei nostri silenzi», perché per liberarci dalla schiavitù dell’indifferenza e dal gelo del cuore, l’unica soluzione è tornare ad amare davvero, in primis noi stessi e poi gli altri, perché la vera «chiave di queste catene è l’arroganza di volersi bene», ogni giorno, un po’ di più.

“L’amore che resta” è accompagnato dal videoclip ufficiale che, diretto da Hyperion TV e con oltre 110.000 views all’attivo, enfatizza e racchiude in frame, per liberare in emozione, il significato profondo e commovente del brano.

Emozionante, raffinato, e dotato di una spiccatissima capacità comunicativa, Enrico Costa riconferma il suo talento e la sua urgenza espressiva in un pezzo che ci ricorda che sì, anche quando tutto crolla e appare privo di senso, è “L’amore che resta”.

 

Biografia.
Enrico Costa è un artista casertano, di origini pugliesi, figlio del cantautore Maurizio Costa, finalista al Festival di Castrocaro 1987. Proprio grazie al padre, Enrico si avvicina e si appassiona alla musica, avviando il suo percorso sin dai primi 2000, quando realizza un tributo agli Oasis e al britpop, dando vita alla cover band Mokers, che riscuote un notevole successo a livello locale. Nel corso degli anni, Enrico sperimenta una forte spiritualità ed un progressivo e sempre più crescente desiderio di cantare. I feedback positivi dei primi pubblici che lo ascoltano, lo inducono allo studio approfondito della musica e del canto ed è così che, nel 2011, incontra l’illustre Maestro Bruno Illiano, docente di canto e dizione conosciuto e riconosciuto a livello internazionale come uno dei migliori tastieristi e arrangiatori della scena mondiale e noto ai più per le sue collaborazioni con artisti del calibro di Pino Daniele, Annalisa Minetti, Sal Da Vinci, Marco Masini, Gianni Togni e molti altri. Da questo incontro, nasce un sodalizio professionale che prosegue tutt’ora e che si concretizza, inizialmente, con due cover, l’iconica “Angels” di Robbie Williams e l’altrettanto rappresentativa, suggestiva e senza tempo “Sorry Seems to be the Hardest Word” di Elthon John. Queste due pubblicazioni, con cui Enrico ottiene importanti riconoscimenti ad alcuni dei più celebri concorsi del Belpaese (finalista al Mia Martini, “Miglior interpretazione” e “Miglior cantante da palco” al Vultech 2014), suscitano sin da subito l’interesse ed il consenso di migliaia di ascoltatori italiani e stranieri, che iniziano a seguire il suo percorso sui social e sulle piattaforme digitali. Nel dicembre 2015, l’artista dà il via alla collaborazione con Valentina Ducros, vocal coach di moltissimi programmi Rai, e pubblica la cover di Michael Jackson “Man in the Mirror”, che supera in brevissimo tempo le 20.000 visualizzazioni. Il 2016 prosegue con lo studio e la realizzazione di cover ed inediti con il Maestro Illiano, tra cui “Cercando amore”, brano selezionato dalle principali emittenti radiofoniche olandesi e tra i più richiesti dagli ascoltatori. Nel mentre, una delle sue cover, “Scende la pioggia”, arriva alle orecchie di Gianni Morandi, che si complimenta con lui per la brillante reinterpretazione. Tra il 2016 ed il 2020, Enrico Costa si aggiudica la vittoria di moltissimi concorsi canori (dal Cantirpinia Festival al Microfono d’Oro) e le finali al Premio Alex Baroni. Nell’Ottobre del 2021, pubblica su tutti i digital store “L’amore che resta”, una poesia in chiave pop disarmante per l’emozionalità delle sue liriche, arrangiata dal maestro Illiano e scritta in collaborazione con Giulio Iozzi, Andrea Papazzoni ed Andrea Secci. Il brano, premiato come miglior inedito nel 2022 allo storico concorso musicale Vota la Voce (presieduto dal Maestro Enzo Campagnoli), e nel 2023 al Festival Canoro Nota D’Oro (con Presidente di Giuria Grazia di Michele), supera i 300.000 streams e le 110.000 views in pochissime settimane, riconfermando il talento, l’eleganza, la sensibilità e l’urgenza espressiva di Enrico, una voce capace di accarezzare l’anima e di arrivare dritta al cuore sin dal primo ascolto.

 

Si ringrazia come sempre l’Ufficio Stampa Music & Media Press.

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