Fedez, Shade, Achille Lauro, Gianna Nannini, Gianni Morandi e tantissimi altri: la Conferenza Stampa su “Scena Unita – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo”, il primo fondo volto a sostenere concretamente gli addetti ai lavori di un settore meraviglioso, complesso e da mesi in ginocchio a causa della pandemia globale

Si è tenuta oggi, venerdì 13 Novembre, alle ore 11.00, la Conferenza Stampa in streaming di “Scena Unita – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo”, la meravigliosa iniziativa volta a sostenere – ed a farlo concretamente – i lavoratori del settore dello Spettacolo, da mesi in ginocchio a causa della pandemia globale da COVID-19.

Le conseguenze su tutta la filiera produttiva, di cui fanno parte i lavoratori autonomi o con contratto ad intermittenza, senza le giuste tutele, e le piccole imprese con margini davvero irrisori, sono disastrose: c’è la concreta possibilità che l’intero comparto non regga questo secondo stop. Il rischio che il sistema collassi è più che reale, sono numerosi i live club, i teatri e gli spazi dedicati allo spettacolo che da maggio a oggi hanno chiuso. Luoghi che componevano il tessuto connettivo della scena culturale permettendo agli artisti di crescere, investendo spesso in progetti emergenti, generando opportunità di emersione dal basso, di formazione e avviamento professionale.

Il settore dello spettacolo è un sistema complesso non sempre dotato di strumenti adeguati, sia da un punto di vista di inquadramento professionale che rispetto al sostegno economico alle realtà che lo compongono da parte dello Stato. L’emergenza sanitaria ha generato un peggioramento progressivo della situazione economica del settore che oggi rende non sostenibile la sopravvivenza delle persone e delle realtà, profit e no profit, che in esso operano.

“Scena Unita – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo” è la risposta del mondo degli artisti per supportare in modo diretto quei lavoratori senza i quali la loro arte non può prendere forma. E’ il fondo, l’unico, in cui il mondo degli artisti si è unito a quello degli enti privati per dare un contributo concreto alla filiera, cercando anche di guardare ad un possibile futuro. L’obiettivo è quello di dare un immediato aiuto agli operatori del mondo dello spettacolo colpiti duramente ed impossibilitati ad operare ed, al contempo, sostenere progettualità che determinino una ripartenza del settore. Il Fondo “Scena Unita – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo” sarà gestito da CESVI. -organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985 – in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub.

Il fondo ha il patrocinio del Ministero per i beni e delle attività culturali e per il turismo.

Di seguito, il resoconto della Conferenza Stampa, presentata da Cristina Parodi.

In studio: Fedez, Shade, Music Innovation Hub, CESVI. e La Musica Che Gira; in collegamento: Achille Lauro, Calcutta, Eugenio in Via Di Gioia, Gianna Nannini, Gianni Morandi, Giovanni Caccamo, Manuel Agnelli.

Fedez: non sono e non mi sento un portavoce di questa iniziativa, perché è un’iniziativa di gruppo. Non è una mia idea, è di tutti noi: è una atto collettivo. Se ci fossi stato solo io, non avrebbe avuto la stessa valenza. Ci tengo a dire che è davvero una cosa di tutti. “Scena Unita”, patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali, è nata da questo pensiero: le persone, gli italiani, si sono già largamente spese nella solidarietà, a dare una mano nel momento del bisogno. Ora aveva senso che gli artisti si spendessero in prima persona. In “Scena Unita” gli artisti non prestano solo la loro immagine, ma fanno donazioni reali. Stessa cosa i partner. In due settimane abbiamo raccolto 2 milioni di euro. Anche aziende lontane da questo mondo di sono spese: Amazon Prime Video, ad esempio, ha donato 1 milione di euro; Banca Intesa 250 mila euro e darà vita ad un evento in streaming che demarcherà che la musica ed il mondo dell’intrattenimento possono e devono vivere anche nell’emergenza. In questo progetto ci sono due anime: l’aiuto diretto agli operatori dello Spettacolo, ma anche una fase progettuale che servirà a farli lavorare. Abbiamo grandi eccellenze. Questa non è elemosina, è un atto dovuto. E’ un grande fondo, l’unico, degli artisti per e con i lavoratori. Questa Conferenza Stampa non serve per elogiarci e batterci le mani da soli, ma per rilanciare l’iniziativa, in modo tale da ottenere sempre più partecipazioni; dall’olimpo degli artisti agli artisti emergenti, a tutte le aziende. Infine, ci sarà anche un evento-maratona su Twitch, a cui parteciperanno molti artisti, i cui fondi andranno direttamente nel fondo comune “Scena Unita”.

Gianna Nannini: credo fortemente in questo progetto. Non dobbiamo perderci, non dobbiamo perdere la musica. La musica deve cambiare, ma l’importante è non perdere i professionisti dello spettacolo. Solo con me, nei tour, lavorano dalle 70 alle 90 persone, quindi immaginate quanti operatori dello Spettacolo lavorano in Italia con noi artisti. E’ importantissimo che mantengano il loro lavoro, che non cambino professione.

Gianni Morandi: dobbiamo farcela, non possiamo fare altrimenti. Il mondo non può vivere senza musica, senza spettacoli, senza teatri, senza le persone che stanno insieme. Questo ci colora la vita.

Calcutta: sono molto felice di aver partecipato a questo progetto, spero sia d’ispirazione per altri settori. Questo modus operandi può essere salvifico per tanti settori e tante realtà.

Achille Lauro: è stato un coinvolgimento incredibile. Incredibile è vedere come in sole due settimane si sia arrivati ad una cifra così importanti. E’ un’operazione unica per tre aspetti: tutti insieme per sostenere concretamente le persone che lavorano con noi, un gesto di solidarietà per non lasciare persone indietro, persone che che hanno contribuito alla crescita del mercato ed alla nostra, di noi artisti. Senza gli operatori dello spettacolo non potremmo fare quello che facciamo. Terzo motivo, siamo un Paese che fonda le sue radici nella cultura, nei teatri, nei musei, nella musica. E’ nostro dovere tutelare la cultura e la musica, che è cultura. Io credo molto in questa operazione, anche nella progettualità futura, nel ricostruire un mercato, partendo dalle esigenze di noi artisti e di chi lavora con noi.

Giovanni Caccamo: Mi sento come un minatore, un minatore che deve cercare bottiglie di luce e di positività per rilluminare il nostro mondo di creatività, di musica, di arte e far ripartire una filiera che in questo momento è bloccata. E’ un momento surreale. Credo che dietro questa tragedia si nasconda la possibilità di realizzare un qualcosa che possa tutelare tutti i lavoratori dello spettacolo. “Scena Unita” è una catena di salvataggio: chi ha la fortuna di stare un po’ più avanti, deve tendere la mano a chi è dietro di lui.

Manuel Agnelli: questo progetto fa parte di un percorso iniziato mesi fa. C’è un vero e proprio percorso di riforma della musica. Questo è un momento unico, non c’è mai stata, purtroppo, un’unità di intenti così grande. C’è un’economia prodotta notevole ed un’economia indotta altrettanto importante nel settore della musica ed ha un’enorme dignità. Dai trasporti, ai campeggi, agli alberghi, ai benzinai: tutto quello che serve per arrivare allo spettacolo fa girare la musica. All’interno del nostro mondo ci sono professionalità di altissimo livello. Questo tipo di unità ci porta davvero ad essere rappresentativi anche nei confronti delle Istituzioni. Da soli non siamo niente, ma insieme facciamo la differenza.

Eugenio in Via Di Gioia: l’obiettivo dev’essere che tutti partecipiamo. Bisogna diventare un collettivo vero e sfruttare la creatività che di solito ci si aspetta dall’artista per raccontare questa nuova storia, ripartendo da un nuovo contenitore. Si aiutano così anche gli artisti emergenti, per dar spazio alla nuova musica.

Shade: questo progetto è nato proprio dalla nostra esigenza. Io ero a casa, positivo al COVID-19 e questa cosa mi ha fatto stare bene. Ci siamo uniti per davvero.

Fedez: Ci siamo affidati a CESVI. perché aveva l’impalcatura per gestire i fondi, aveva già la macchina per l’erogazione. E’ tutto assolutamente trasparente. E’ stata una grande opera collettiva. Ci sono tutti i partner giusti.

Dino Lupelli (Music Innovation Hub): noi abbiamo lasciato andare il fondo creato a Marzo perché serviva una proposta di innovazione. Noi crediamo nella musica come fattore di cambiamento sociale e che sia fonte di crescita e sviluppo culturale. Abbiamo messo sul tavolo la nostra esperienza. Il tema principale è unire responsabilità ed innovazione. A volte la musica stessa, come dico io, “non alza lo sguardo dalla punta dei piedi”, ovvero non guarda quali sono i veri orizzonti possibili. Noi cerchiamo di allargare gli orizzonti. Lavoriamo sull’internalizzazione. L’industria italiana deve guardare ad altri orizzonti.

Patrizia Gattoni (CESVI.): locazione fondi: 50% per il sostegno immediato ai lavoratori – contributi a fondo perduto; 25% attività formative; 25% progettualità nuove occasioni di lavoro nel settore. I bandi sono il mezzo con il quale si potrà concretizzare il tutto.

Ad oggi hanno aderito al fondo “Scena Unita – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo”: Amazon Prime Video, Banca Intesa San Paolo, Estetista Cinica, Fendi, Vertigo, Friends& Partners, Magellano Concerti, Vivo Concerti, Live Nation, Arcobaleno Tre Srl, Sony Music Entertainment Italy, Warner Music, Endemol Shine, Fremantle Italia, Layla Cosmetics, Sisterhood Srl, Trident, BPM Concerti, 42 Records, Bomba Dischi, Eclectic, DNA Concerti, Tanta Roba, Alchimia, realtà che collaborano costantemente con il mondo dello Spettacolo per veicolare identità e valori. È importante che anche in questo caso il sodalizio persista.

Chiunque potrà donare attraverso la piattaforma di crowdfunding ForFunding.it messa a disposizione da Intesa Sanpaolo che, fin da subito, ha creduto nella validità del progetto e ha fatto partire oggi la raccolta fondi con una propria generosa donazione. I clienti della banca, tramite gli oltre 7.000 sportelli ATM di Intesa Sanpaolo, potranno anche donare 1 euro al progetto in modo rapido, intuitivo e sicuro, durante l’operazione di prelievo. In entrambi i casi, ogni euro donato verrà interamente versato al progetto “Scena Unita”.

 

Si ringraziano tutti i partecipanti alla Conferenza Stampa e, come sempre, l’Ufficio Stampa Words For You.

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