Kings of Subhumans: “Il Rock, quello vero, avrà sempre uno spazio da conquistare”

Pic by Federica Velli

Si chiamano Kings of Subhumans e suonano un alternative rock molto robusto, esplicato già in due dischi: “Plastic Sinner” (2017) ed il più recente “The Past is Over” (2020)

Il duo romano celebra l’ottima forma del Rock, sposta avanti qualche data ma non rimane con le mani in mano.

Ieri abbiamo avuto il piacere di intervistarli; di seguito quello che ci hanno raccontato.

Ciao ragazzi e grazie per questa intervista. Vi va di raccontarci chi sono i KoS?

Ciao, grazie a voi! Siamo i KOS (Kings of Subhumans), un power duo alternative rock di Roma. Il progetto nasce nel 2015. Entrambi venivamo da diverse esperienze in ambito rock underground. Abbiamo cominciato a spararci addosso riff e fill a volumi ridicoli, abbiamo visto che ci veniva bene e così abbiamo deciso di fare le cose sul serio. Abbiamo registrato due album: il primo, “Plastic Sinner”, all’Hell Smell Studio di Alex Gavazzi nel 2017. Il secondo, “The Past is Over”, al Trafalgar recording Studio di Roma nel 2019 ed è uscito il 1° Settembre scorso. Eravamo sul punto di diventare l’alternative rock duo Italiano più amato al mondo, ma poi è arrivato il COVID.

“The past is over” è il vostro nuovo disco. In che contesto e da quali ispirazioni è nato?

“The Past is Over” ha avuto una gestazione complicata legata ai contenuti stessi: salute mentale, dipendenza, stati d’ansia, misantropia e degenerazioni sociali non sono cose da trattare con superficialità. Complicata anche l’uscita stessa, inizialmente prevista in primavera 2020 e posticipata al Settembre successivo causa COVID. Le ispirazioni sono molteplici, basti pensare che “The Past is Over” viene sia da un’insegna di un albergo di Berlino, sia da un articolo di un blog sulla salute mentale che dice “Per andare oltre il passato devi per prima cosa accettare che questo sia finito. Non importa quante volte lo rivisiti, lo analizzi, lo rimpiangi o lo speri, è finito. Non può ferirti più”. Prende altresì un ulteriore significato nel videoclip della canzone stessa “The Past Is Over” realizzato da Daniele Scali. Lo avete visto? Ne siamo veramente orgogliosi.

Qual è il brano che vorreste fosse il più ascoltato del disco?

Tutti e sempre di più! Scherzi a parte, ci fidiamo molto dei nostri ascoltatori e sappiamo che stanno scegliendo saggiamente in base ai loro gusti ed emozioni. Però se c’è una canzone alla quale siamo legati in particolar modo e che pensiamo ci rappresenti musicalmente in questo momento è “The Upsidedown” che è uscita come singolo a Maggio. Sia la struttura dinamica del brano, sia il sound colgono il nostro intento. Chiaramente un omaggio a Stranger Things, solo che nel nostro caso il sottosopra rappresenta stati d’ansia e attacchi di panico. Durante il lockdown abbiamo ricevuto molti attestati di stima da parte di ascoltatori da un po’ tutto il mondo e siamo veramente felici di essere stati “vicini” a molte persone in un periodo così delicato e che a quanto pare non sembra voler finire.

Le classifiche sono dominate da fenomeni di altra natura. Che spazio c’è ancora per il Rock secondo voi?

Non sappiamo cosa possano significare oggi le classifiche. Forse il dubbio gusto degli scout delle Major?!? Ma esistono ancora?!? Per quanto ci riguarda noi, abbiamo ben chiara la nostra posizione e sinceramente andiamo avanti per la nostra strada perseguendo i nostri obiettivi dal punto di vista artistico, poi se qualcuno si innamora a tal punto da investire su di noi, ben venga. Il Rock, quello vero, avrà sempre uno spazio da conquistare, anche perché porta con sé contenuti importanti e non crediamo che i trapper abbiano l’esperienza ed il background di base per affrontare tematiche che vadano oltre la tipa, i soldi e lo spaccio di roba di infima qualità. Né tanto meno la mitologica scena” indie “che “eleva” i contenuti e mette sotto i riflettori qualche fortunato hipster figlio di papà con il portafoglio gonfio, che a nemmeno 30 anni già scrivono libri autocelebrativi e ci raccontano come hanno fatto.
Detto ciò, finché un ragazzino bramerà di imbracciare una chitarra elettrica e di accendere un amplificatore ad altissimo volume, la vita del Rock sarà in salvo.

So che avete dovuto rimandare un evento live. Come state vivendo la situazione?

Sì, a quanto pare riuscire a suonare live questo album è diventata la sfida più grande da vincere. Il 31 Ottobre avremmo presentato al Wishlist di Roma “The Past is Over”, ma dobbiamo aspettare ancora un po’. Cominciamo purtroppo ad abituarci a questa situazione; già in Primavera avevamo dovuto posticipare diversi concerti. Grande disagio anche perché la nostra intensità si sposa con la cultura dei piccoli club che sono quelli più penalizzati da questa pandemia. Non buttiamoci giù, anche perché di cose da fare ne abbiamo tante, dalla scelta di un terzo singolo unito ad alcuni remix, la stampa dell’album in vinile e poi chiaramente il terzo album… Ci stiamo suonando sotto.

Pic by Federica Balconi

 

Si ringraziano i Kings of Subhumans e, come sempre, l’Ufficio Stampa Level Up.

Potrebbe interessarti ...

hosted by materiale elettrico - dibiasi.it