Cristiano Turrini: “Il mio approccio al contest Deejay On Stage 2020 è stato quello di vivere l’esperienza come una grande opportunità, non pensavo di vincere o perdere. Sapevo di scontrarmi con artisti forti e per questo è stato ancora più bello conquistare la vittoria”
Pic by Giuseppe Foglia
Ieri abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Cristiano Turrini, giovane e talentuoso cantautore, nonché vincitore del Deejay On Stage 2020 con il brano “Kuala Lumpur” (Cantieri Sonori – qui il nostro articolo a riguardo).
Ad accompagnare il brano, prodotto da Skywlaker, il videoclip ufficiale, visibile qui.
Di seguito, la nostra intervista.
Cristiano Turrini – Intervista.
Ciao Cristiano e grazie per questa chiacchierata. Ti aspettavi di vincere il “Deejay On Stage 2020”, il contest organizzato ogni anno da “Radio Deejay” per promuovere gli artisti emergenti?
Ciao e grazie a voi! Il mio approccio al contest è stato quello di vivere questa esperienza come una grande opportunità, non pensavo di vincere o perdere. Sapevo di scontrarmi con artisti forti e con bei progetti alle spalle e proprio per questo alla fine è stato ancora più bello conquistare la vittoria.
Tu avevi già avuto diverse esperienze su altri palchi, ad esempio il “Festival di Castrocaro”. Quando è arrivato il momento di esibirti a Riccione, eri più o meno emozionato rispetto alle altre volte? A cosa hai pensato subito prima di salire sul palco?
Ho fatto molte esperienze di palco che mi hanno portato ad essere più sicuro di me stesso. L’emozione c’è sempre per chi fa il nostro mestiere, soprattutto quando il palco è così importante e ad ascoltarti ci sono più di 4.000 persone. Non ho pensato a qualcosa in particolare prima dell’esibizione, ho pensato solo a dominare le mie emozioni ed a divertirmi, cosa che ho fatto.
Cosa ha significato per te vincere il Deejay On Stage 2020?
Deejay On Stage è un grande evento che mi ha dato l’occasione di competere e confrontarmi con altri bravissimi artisti dai più svariati background e generi, spronandomi a mettere in gioco il meglio di me. Poi che dire, mi sono sentito nella “palestra dei grandi”: è stato per me un onore ed un orgoglio anticipare su quel palco artisti del calibro di Mahmood e Gabbani. Infine, sicuramente un grande sogno ricevere i complimenti di Linus e sentire il mio pezzo suonato in un network così importante come Radio Deejay.
Cosa ti porterai dietro di questa esperienza?
Ho avuto la fortuna di non vivere questa esperienza da solo, ma con il mio staff dell’etichetta discografica Cantieri Sonori. Marco Canigiula e Valeria Leo, oltre che team di lavoro, sono anche amici e mi hanno accompagnato in tutte le tappe. Sapere di stare su quel palco con loro lì, mi ha dato una carica pazzesca. Avevamo dei piccoli riti che abbiamo portato avanti per tutte le giornate a Riccione, come parcheggiare sempre allo stesso posto, ascoltare durante i viaggi da Roma a Riccione sempre le stesse canzoni e poi tantissime risate. E poi, non dimenticherò mai i complimenti ricevuti da Linus, sia sul palco ma soprattutto nel backstage…un grande sogno!
Cosa vuoi raccontare ai tuoi fan in “Kuala Lampur”?
“Kuala Lumpur” nasce in un momento importante del mio percorso, in cui ero alla ricerca di un’identità artistica sempre più definita ed in equilibrio tra il mercato discografico e la mia vocalità. Come di consueto, ero in studio con il mio amico e produttore Marco Canigiula e, guardando un video su YouTube, ci siamo lasciati catturare dai generosi scenari della Malesya. Nasce così l’idea di voler ambientare “la fine di una storia d’amore” nella meravigliosa cornice della capitale malese. Hanno preso parte alla produzione importanti musicisti: Jacopo Carlini (piano), Davide Gobello (chitarre), Matteo Carlini (basso) e Skywalker (produttore). Ognuno di loro ha reso tutto questo possibile.
Ultima domanda: sogni nel cassetto?
Continuare a sentire i miei pezzi in rotazione radiofonica e calcare numerosi palchi. Stiamo già lavorando a nuovi singoli che non vedo l’ora di far ascoltare ad un pubblico sempre più vasto. E poi, perché no, spero di arrivare un giorno sul palco del Festival di Sanremo!
Si ringraziano Cristiano Turrini e, come sempre, l’Ufficio Stampa RedBlue.
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