Insonia Rosa: “Nel momento del bisogno è un disco per affogare con stile, è un’ironica presa di coscienza di fronte ai cambiamenti sociali ed alla loro inarrestabile evoluzione; può essere un salvagente, la musica ci ha sempre salvato la vita”

Ieri abbiamo scambiato quattro chiacchiere con gli Insonia Rosa, un duo di Monza, una coppia nella musica ed anche nella vita, che si muove tra rock e cantautorato.

Il duo ha pubblicato di recente un nuovo EP, “Nel momento del bisogno“, progetto di cui abbiamo parlato direttamente con loro.

Insonia Rosa – Intervista.

Ciao ragazzi e grazie per questa intervista. Come procede la vostra estate?
Ciao e grazie a te! Bene bene, solo cose belle.

“Nel momento del bisogno”, il vostro nuovo EP, già dal titolo sembra un disco che si adatta perfettamente a questo periodo complicato che stiamo vivendo, a partire dalla drammatica situazione COVID-19 dalla quale sembra che stiamo per uscire solo ora. Coincidenze, senza dubbio. Cosa volevate comunicare quando avete scritto questo disco?

“Nel momento del bisogno” è un disco per affogare con stile, è un’ironica presa di coscienza di fronte ai cambiamenti sociali ed alla loro inarrestabile evoluzione. Può essere un salvagente in questo periodo complicato, l’augurio in generale è che possa essere di conforto anche in futuro; la musica ci ha sempre salvato la vita. Un disco aperto a nuove contaminazioni sonore, dove non siamo mai vincolati ad un genere preciso, ma abbiamo sempre cercato di rispondere alla domanda: “chi siamo noi?”.

Quando lavorate a qualcosa di nuovo, cercate nuove influenze? Siete curiosi nei confronti delle nuove uscite? Che tipo di ascoltatori siete?

Senza ascolto e senza ricerca non c’è crescita. Ma le nuove uscite potrebbero essere peggio di quelle vecchie; noi cerchiamo di rimanere vigili, aperti ed obbiettivi nei confronti della qualità musicale e questo non è facile.

Qualcosa di non vostro che dovremmo assolutamente ascoltare per capirvi?

Bella domanda. Bisognerebbe fare un tuffo nel passato tra De André, Battisti, Dalla, The Beatles e Nirvana, approdando nella contemporaneità tra Baustelle, Caparezza e Gazzè; ma soprattutto bisognerebbe ascoltare il mormorio quotidiano della gente che ci circonda.

Quando avremo modo di sentirvi dal vivo? Come deve essere un vostro live per essere considerato un live perfetto? Ne avete mai fatti di così?

Speriamo presto, abbiamo sete di live; niente fa crescere musicalmente come una performance live. Per ora, data l’emergenza sanitaria, stiamo facendo solo “live on line”. Non abbiamo mai fatto un live perfetto, il più dignitoso sarà il prossimo.

L’atmosfera migliore per ascoltare “Nel momento del bisogno”?

Una giornata storta, piena di dubbi e di voglia di cambiare aria.

Ultima domanda: progetti per il futuro?

Abbiamo uno zaino pieno di canzoni, pronte per essere registrate.

 

Si ringraziano gli Insonia Rosa e, come sempre, l’Ufficio Stampa Conza.

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