Giuseppe Adragna: “Il mio sogno più grande è quello di poter vivere di musica”

E’disponibile su tutte le piattaforme digitali “E canto te“, il primo singolo di Giuseppe Adragna.

Un brano molto emozionante, che arriva dritto al cuore; una dedica d’amore alla musica ed alla mamma dell’artista, prematuramente scomparsa un anno fa.

Ieri abbiamo avuto il piacere di intervistare l’artista.

Giuseppe Adragna – Intervista.

Ciao Giuseppe, grazie per questa intervista. E’ uscito da poche settimane “E canto te”, il tuo singolo di debutto. E’ un brano molto toccante, che ci ha emozionati sin dal primo ascolto. La tua voce, armoniosa e delicata, racconta una storia d’amore, quella con la musica ed è anche una bellissima dedica per tua mamma, purtroppo scomparsa lo scorso anno. Ci racconti com’è nato il brano?

Ciao ragazzi e grazie a voi. Diciamo che questo testo è stato scritto un po’ di tempo fa, ma durante la quarantena mi sono concentrato al massimo per definirlo e per curarne l’arrangiamento, rendendolo il più possibile attuale e fresco. Per me è stato molto importante farlo uscire nel mese di Giugno, un mese per me molto triste, perché lo scorso anno ho perso mia madre.

Come credi avrebbe reagito tua mamma nel sentire il brano terminato e pubblicato sulle piattaforme digitali?

Mamma era molto legata a questo testo, le piaceva tanto. Se ad oggi posso descrivermi come una persona forte, è grazie a lei. Ripenso molto spesso al nostro rapporto profondo e speciale e so perfettamente cosa lei vorrebbe per me, quindi ho cercato di non mollare proprio per questo, anche se non è facile, ma mi aggrappo al suo ricordo ed alla musica per sorridere.

Nella canzone dici “Stringo il sogno nella mano”, qual è il tuo sogno più grande?

Il mio sogno più grande è quello di poter vivere di musica, di portare le mie canzoni sui palchi più importanti.

Ti sei avvicinato alla musica da bambino; la tua famiglia ti è stata vicino supportando questa tua passione? In caso affermativo, quanto conta secondo te il sostegno delle persone a noi care?

La mia famiglia mi ha sempre supportato, principalmente mia madre. Me la trovavo sotto ad ogni palco, emozionatissima nota dopo nota. Il sostegno delle persone care conta tantissimo, ti danno forza, una carica in più per affrontare al meglio ogni esperienza.

Come hai trascorso questo drammatico periodo di lockdown? Credi che la solitudine favorisca il processo creativo o che, al contrario, lo inibisca?

Il periodo di lockdown a me ha fatto capire tante cose. Ho trascorso questi mesi tra video lezioni online, esami e tanta musica. Credo che la solitudine favorisca il processo di creazione.

Parteciperesti mai ad un Talent?

Perché no? Mi piacerebbe tanto calcare nuovi palcoscenici e penso che ogni esperienza abbia un’emozione diversa, quindi non vedo l’ora di farne di nuove!

Tre aggettivi per definirti.

Determinato, generoso e permaloso.

“E Canto te” è il tuo primo singolo. Hai già in mente progetti futuri? E, ti senti parte di un genere musicale definito o ti piace sperimentare con la musica?

Dopo l’uscita di “E canto te” non mi aspettavo un riscontro così positivo da parte del pubblico; vedermi debuttare in Top Ten su Google Play è stato molto emozionante e mi ha dato la forza per pensare a progetti futuri. Al momento mi sto concentrando sui live, per presentare il singolo in più città e realtà possibili.

 

Si ringrazia Giuseppe Adragna per la collaborazione.

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