Crescono abbonati e ricavi della musica in streaming e la pirateria è in netta diminuzione

Proprio oggi, vi abbiamo parlato della crescita del 3,7% del mercato discografico italiano negli ultimi 6 mesi; merito soprattutto dei servizi di musica in streaming.
Quando si pensa a questi ultimi, i primi nomi che passano per la testa, sono sicuramente quelli di Spotify ed iTunes.
Gli abbonati al colosso svedese(Spotify), sono saliti a quota 83 milioni, una crescita del 10% rispetto al primo trimestre del 2018, e sono il doppio rispetto a quelli iscritti ad iTunes nello stesso periodo.
Ciò dimostra la disponibilità da parte degli utenti a pagare una cifra mensile per poter avere libero accesso alla musica che preferiscono, senza essere vincolati da pubblicità e riproduzioni casuali.
I due giganti della musica in streaming, hanno puntato sull’offrire ai propri clienti prezzi bassi e fissi, e questo ha portato ad una notevole diminuzione della pirateria musicale, che è scesa dal 39% del 2014 al 20% del 2018(dati resi noti dalla FIMI in occasione della relazione annuale dell’Autorità garante per le comunicazioni); un risultato che può apparire di poco conto per alcuni, ma che era davvero atteso e tanto sperato da tutti gli artisti e gli addetti ai lavori.
Sono soprattutto i giovanissimi, di età compresa tra i 13 ed i 15 anni, secondo la ricerca “Conntecting with music” di Ipsos Conncet, a prediligere i servizi legali a pagamento, sfavorendo la pirateria.
Questa è sicuramente un’ottima notizia e noi di MIC ci auguriamo che con il passare del tempo, le percentuali della musica scaricata illegalmente, siano sempre più basse.
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