“Gradi di libertà” è il primo EP di Alfiere, un viaggio musico-psicologico verso la consapevolezza di sé
Uscito il 25 Aprile, in occasione del 78° anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, “Gradi di libertà” è il debut EP di Alfiere, cantautore e psicologo savonese classe 1988.
Il disco, composto da 6 tracce, «è un’autobiografia del riscatto, un percorso di orientamento all’evoluzione personale che può accendere scintille di ribellione interiore e riscoperta di sé»., come spiega lo stesso artista.
un sentiero musico-psicologico che accoglie l’umano strisciante, schiacciato dal peso del mondo e della sua interiorità complessa per mostrargli le possibili vie da percorrere, dirigendo così consapevolmente il proprio cammino.
1 – La liberazione è un processo, graduale, è la tua lotta contro la sopraffazione, la tua conquista quotidiana. E’ un equilibrio sottile tra le attrazioni magnetiche dell’evitamento e della costrizione.
2 – La liberazione è un traguardo, è l’accettazione che il tuo passato è stato ed è stato, in qualche modo, utile a rendere il presente meritevole portare il tuo sguardo.
3 – La liberazione è lo sforzo, di ridefinire la nostra narrazione, di entrare in contatto con le nostre emozioni e i nostri reali bisogni.
4 – La liberazione è autorizzarsi a scoprire ed esprimere noi stessi, ad uscire dagli schemi, a superare i nostri limiti.
5 – La liberazione si impara, come si impara a dare confini agli altri, quando ci sentiamo dominati, invasi, soffocati, annullati.
6 – La liberazione è resistenza, alle voci nella nostra mente che ci disorientano, all’autosabotaggio, alla risacca dell’abitudine, all’onnipotenza infantile.
7 – La liberazione è desiderio, di allentare la morsa che ci chiude dentro certezze innegabili, paure invisibili, problemi irrisolvibili.
8 – La liberazione è volontà, la volontà di uscire da quell’osservazione passiva che ci consuma e ci lascia rimanere sempre uguali a noi stessi.
“Gradi di Libertà” nasce inoltre con l’intenzione di mostrare non la potenziale distruttività, bensì il potere trasformativo delle emozioni e dei sentimenti che solitamente vengono intesi come “negativi”. La rabbia, la paura, la vergogna, il dolore possono aiutare le persone a conoscere risorse che non credevano di avere, a ridefinire i loro obiettivi. Il fil rouge del progetto è infatti la determinazione, la capacità di non abbandonarsi, anzi di rimettersi al centro della propria vita, di riscoprirsi e darsi valore.
Questo primo EP di Alfiere racconta di un cambiamento faticoso e lento, ma anche voluto e realizzabile, attraverso la costante ricerca di equilibrio ed il superamento progressivo di vincoli e contraddizioni interne. I gradi di libertà sono dunque gli step dell’esperienza di crescita umana, emotiva, professionale, ma rappresentano anche la necessità di dare voce alle diverse parti di noi che reclamano uno spazio di esistenza.
Sul piano musicale, “Gradi di Libertà” cavalca un pop che strizza l’occhio al mondo del Rhythm and Blues e spazia fino a sonorità elettroniche. L’arrangiamento ricalca il concept, lasciando muovere l’ascoltatore tra vibrazioni ora intense, profonde, quasi cupe, ora leggere, energiche, ironiche, con richiami al vintage.
Si ringrazia come sempre l’Ufficio Stampa Wheremagichappens.
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