Gio Ui: “Ho dissolto la Nebbia ponendomi obbiettivi sempre più alti”

Come annunciato in questo articolo, Gio Ui, pseudonimo di Giorgia Cattoretti, ha pubblicato, lo scorso 30 Novembre, “Nebbia“, il suo singolo d’esordio.

Ieri abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con la giovane cantautrice; di seguito, quanto ci ha raccontato.

Gio Ui – Intervista.

Ciao Giorgia, benvenuta su Musica In Contatto e grazie per questa intervista. E’ da poco uscito “Nebbia”, il tuo primo singolo. Ci racconti com’è nato?

Ciao, grazie a voi! “Nebbia” nasce da un viaggio: dal finestrino vedevo solo nebbia e neve. E’ così è nato il singolo, osservando il mondo esterno, per poi tramutarsi in un pensiero più profondo, volendo simboleggiare la confusione che è in noi e che a volte ci offusca i pensieri, come la nebbia, appunto, offusca tutto attorno a noi.

Il brano è un invito a liberarsi da imposizioni, paure, giudizi, etichette. Ti è mai capitato, nella tua esperienza di vita, personale od artistica, di incontrare persone che non credessero in te o che tu per prima non credessi nel percorso intrapreso? In caso affermativo, come sei riuscita a dissolvere quella “Nebbia”?

Di persone che non credevano in me ce ne sono state tante. Ho dissolto la “Nebbia” ponendomi obbiettivi sempre più alti.

Sei autrice, musicista, interprete; solitamente, parti dal testo e vai alla ricerca del giusto abito sonoro, o prima crei una melodia e poi scrivi un testo ad hoc?

Ad una lecture di Mogol, lui disse che si parte assolutamente dalla musica! Nel mio caso dipende, a volte ho dei pensieri e devo scriverli, tirarli fuori per poi aggiungere la musica. Altre volte, invece, ho una melodia in testa e quindi aggiungo il testo in una seconda fase.

Quali sono, se ci sono, le tue influenze musicali?

Sicuramente tutto il modo rock internazionale, indie e cantautorato, anche italiano.

C’è qualche artista con cui, in futuro, ti piacerebbe duettare?

Sicuramente mi piacerebbe duettare con Levante, se artista italiano, se internazionale, invece, Hayley Williams, ex cantante dei Paramore e veramente troppi altri!

Attualmente vivi in Svizzera; trovi qualche differenza tra la scena italiana e quella elvetica?

C’é più individualismo a livello culturale elvetico, in Italia siamo un po’ più ‘caciaroni’ (ride), ma allo stesso tempo, il pubblico svizzero è tranquillo, ma si affeziona a te.

Hai partecipato a molti concorsi di rilevanza nazionale, sia in Italia che in Svizzera; cosa ti porti dietro di quelle esperienze?

Sicuramente ho conosciuto artisti fantastici e porto con me esperienze uniche, divertimento, sfide con me stessa e consigli preziosi.

Parteciperesti mai ad un Talent?

Se ce ne fosse occasione ci penserei, sono ancora in dubbio su questa topic!

Sei un’artista donna all’interno di un panorama musicale ricchissimo di tuoi colleghi uomini. Alcune artiste sentono una forte disparità, a volte anche una vera e propria discriminazione nei loro confronti, solo per il fatto di essere donne. Tu come la vedi, senti questa disparità? Ed, in caso affermativo, quale credi sia il reale motivo?

Io penso che le donne siano sempre state bistrattate, ma stiamo uscendo fuori a testa alta e tante donne cantautrici sono venute alla luce come stelle e non hanno nulla da invidiare ai colleghi uomini!

Com’è il tuo rapporto con i Social? Credi possano essere un ottimo trampolino di lancio per i giovani artisti, o che diano l’idea illusoria che tutti possano farcela?

Sicuramente è un mondo d’illusione ed a volte anche pericoloso, però da anche tante opportunità, connessioni con altri artisti e non solo. Soprattutto, nel periodo della pandemia, é stato davvero importante restare connessi ed attivi sui Social.

E più in generale, in un mondo in cui molti – giovani e meno giovani – pensano di arrivare al successo senza troppi sacrifici, impegno e dedizione, quanto pensi sia ancora importante dedicarsi allo studio e fare delle rinunce per inseguire i propri sogni?

É importantissimo. Non si finisce mai d’imparare, studiare e migliorarsi. Il grande successo è anche fortuna, ma alla base ci devono essere ore di studio e sacrifici, sicuramente!

Quanto c’è di Giorgia in Gio Ui e viceversa?

Bellissima domanda! Penso che Giorgia esca con il suo lato più dolce e gentile, come nella vita, nel lavoro d’insegnante di musica e di inglese ai bambini. Gio Ui è l’anima rock, più ribelle, ‘schiaccia sassi’. A volte le due realtà si fondono, altre volte, invece, restano ben distinte e credo sia giusto così.

Tre aggettivi per descrivere Gio Ui

Determinata, ambiziosa e coraggiosa

Sogno nel cassetto?

Calcare grandi palchi

Ultima domanda: hai già in mente progetti per il futuro?

Prossimissimo futuro la partecipazione a Casa Sanremo; progetti più a lungo termine, far conoscere la mia musica a tutti!

 

Si ringraziano Gio Ui e, come sempre, l’Ufficio Stampa Music & Media Press.

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