Negramaro: la Conferenza Stampa su “Contatto”, il loro nuovo attesissimo album in uscita domani
Si è tenuta oggi, giovedì 12 Novembre, alle ore 11.30, la Conferenza Stampa dei Negramaro, durante la quale la band ha presentato alla Stampa “Contatto”, il nuovo attesissimo album, in uscita domani, di cui vi abbiamo parlato spesso nel corso delle ultime settimane. Il disco, anticipato dall’omonimo singolo (qui il nostro articolo), verrà presentato in anteprima questa sera (in streaming): un imperdibile evento gratuito, intitolato “Entra in Contatto” che, grazie al 3D, offrirà ai partecipanti 8evento riservato a tutti coloro che hanno preordinato l’album) un’esperienza tecnologica interattiva a metà tra il reale ed il surreale, con una modalità totalmente inedita che consentirà di entrare in contatto con la band (qui il nostro articolo con tutti i dettagli).
Di seguito, il resoconto della Conferenza Stampa, presentata da Max Brigante.
“Contatto” è un concept album, nato da una forte e reale urgenza comunicativa. Abbiamo iniziato a scrivere il disco più di un anno e mezzo fa.
Oggi, “Contatto” è diventata la parola più importante ed ambita, ma noi l’abbiamo pensata mesi e mesi fa, in virtù di quest’era digitale, che ci priva sempre di più del contatto con gli altri. E’ una parola che nasconde dentro di sé un significato importante, che però, ultimamente, si è svuotato del suo valore, della sua fisicità. In questi mesi, questa parola ha fatto il triplo salto vitale, ha un lato nuovo. E’ la parola più sognata oggi, ha una sfaccettatura onirica e stupefacente.
Siamo molto contenti di questo album, tra l’altro, proprio oggi, il singolo omonimo, “Contatto”, festeggia la sua terza settimana alla numero 1 delle radio. La produzione del disco, affidata ad Andro (Andrea Mariano), è una produzione molto importante, coraggiosa. Abbiamo cercato di guardarci intorno, di scorgere i nuovi linguaggi musicali: non vogliamo ripeterci, siamo i primi che si annoiano di loro stessi se si ripetono.
Andro: «Oltre ad essere musicista della band, facendo il producer, ho cercato di distaccarmi per questo progetto e gli altri mi hanno spinto a sperimentare, a fare cose coraggiose. E’ un album molto coerente, ma al tempo stesso abbiamo cercato di dare una varietà importante tra le canzoni, per collegarle, sì, ma anche scollegarle tra loro, facendole entrare in un mondo proprio. Non c’è nulla di scontato. Abbiamo utilizzato anche i fati, usati pochissimo in passato, poi gli archi, l’orchestra. Siamo molto soddisfatti di questo lavoro e non vediamo l’ora di sentire il giudizio del pubblico».
Quello di stasera sarà un live molto emozionante. Siamo in una dimensione surreale in questo periodo, ma al tempo stesso molto reale. Ci saranno immagini in 3D, che accorceranno un po’ le distanze. Speriamo di tornare prestissimo a suonare dal vivo.
Tramite la band viviamo la vita nella sua fasi, la nostra e quella degli eventi che accadono. Abbiamo imparato ad anticiparci, siamo andati controcorrente rispetto a quello che facevamo di solito e come lo facevamo. A distanza, abbiamo scoperto come ognuno di noi abbia ricostruito la propria intimità che è come se fosse stata di tutti e sei. L’assurdo della situazione ci ha portato a questa cosa nuova, è stato molto emozionante. E’ come se ci stessimo abituando a questo nuovo tipo di contatto.
Cechiamo di avere una letteratura musicale contemporanea, che arrivi alle nuove generazioni. I ragazzi (come Madame, Fasma e molti altri), stanno iniziando a creare una nuova letteratura musicale e questo ci affascina moltissimo. La pandemia è come un imbuto che ingoia tutto e ci fa rimanere tutti come se avessimo i nervi scoperti. Per alcuni di noi è l’album della maturità, per me (Giuliano), è l’album dell’immaturità. Oggi i commenti sono l’arma del secolo ed in quanto armi io (Giuliano), le odio. Questa situazione ti fa riflettere molto, oppure, al contrario, avendo i nervi scoperti, ti fa scomparire la voglia di riflettere, di pensare. In questo disco voglio rispondere con la musica, noi siamo artisti e non rispondiamo in post, ma con la nostra musica. Un cantante deve dire quello che pensa e deve farlo attraverso la sua musica. Se qualcuno ci vuole rispondere, lo faccia con una canzone e non con commenti e post. Vogliamo dire quello che pensiamo. E vogliamo raccontarlo con le nostre canzoni. Ci abbiamo messo 3 anni per questo disco, ma quando rimaniamo nell’ombra è perché riflettiamo su noi stessi, scriviamo, per capire dove siamo arrivati, cosa siamo diventati. Non dobbiamo vivere sull’insuccesso degli altri, ma sul nostro successo, sui nostri momenti negativi e positivi. Il mondo passa attraverso la pelle di tutti. Le canzoni sono le tane dove ci andiamo a nascondere, a riparare. Abbiamo sì le ali, ma sporche di terra. Ci ricordiamo sempre da dove veniamo.
Il feat. Con Madame è l’esempio della stretta connessione tra 40enni e 17enni (ne aveva 17 quando abbiamo registrato). Con lei ci siamo ritrovati. Non ci siamo accorti di avere un’età differente. Lei è molto matura come scrittura. La donna ha una quota rosa nella letteratura, nella musica. Dopo 10 anni di assenza di feat, abbiamo scelto lei.
Temiamo per i nostri figli che sviluppino diffidenza. Non devono avere paura. Devono innamorarsi, delle persone sbagliate e di quelle giuste, ma devono amare. Tutto quello che facciamo non ha senso senza essere insieme.
Oggi è solo vita e dobbiamo parlare di quello.
Si ringraziano i Negramaro e, come sempre, l’Ufficio Stampa MN Italia.
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