Presentazione di “Mio Fratello Gue'” di Matteo Fini, la storia del Rap italiano raccontata in un libro – Articolo in partnership con InstaBlogMusic

Ieri, 26 Aprile 2022, si è tenuta all’Ostello Bello di Milano Duomo la presentazione del libro “Mio Fratello Gue” del giornalista e scrittore Matteo Fini.

Un importante momento di discussione, riflessione, evocazione e commemorazione della scena rap italiana, dal suo avvento ad oggi, vissuta e raccontata dalla penna iconografica e dallo sguardo attento e sensibile di Matteo; una serata di connessione, condivisione e scambio, a cui tutti potevano partecipare, presieduta dall’abilità dialettica e dalla conoscenza sul campo di un’altra grande firma della narrazione urban nazionale, Matteo Villaci, con gli interventi del fotografo sardo d’adozione meneghina Enrico Rassu – che ha curato la copertina dell’opera grazie alla sua abilità di cogliere l’anima del soggetto immortalato dagli scatti della sua fotocamera – e di uno dei pilastri del rap-game italiano, Grido.

Una sala gremita di gente; persone apparentemente diverse, ma unite dal fil rouge della doppia H e dalla scintilla che soltanto la Musica, la Cultura e l’Arte in genere possono accendere nei cuori di chi è disposto ad accettarle senza riserve, tenendo acceso, per un’esistenza intera, lo stesso ardore, la stessa passione e lo stesso desiderio di sentirsi tutti parte di qualcosa di più grande ed inspiegabile, con ogni singola peculiarità che ci caratterizza, nella nostra meravigliosa unicità.

Il libro, è un nero su bianco emozionale, un tappeto di parole, ricordi e vicissitudini che mette in ordine cronologico la storia personale e professionale di Matteo di pari passo con l’evoluzione del Rap made in Italy; esperienze e aneddoti di un giovane innamorato del genere sin dalla sua genesi nel Belpaese, nei primi ’90, in una versione insolita e singolare, quella di chi da sotto un palco diventa giornalista e scrive di musica, del movimento, culturale e ideologico, che smuove la scena, puntando il focus sulle personalità, sulle persone dietro – e prima – dei personaggi, che caratterizzano ogni artista incontrato lungo un percorso lungo trent’anni.

Un’esposizione divertente e divertita, ma al contempo seria ed impegnata, frutto di una profonda conoscenza di ciò di cui si parla e di una propensione all’ascolto verso il mondo circostante, con quella curiosità che rappresenta l’emblema stesso della professione giornalistica, ma anche dell’evoluzione personale, con svariati interventi da parte del pubblico, composto da lettori, amici e rappresentanti della scena italiana di oggi e di ieri, da Strano a Ted Bee, passando per MasterMaind, Silly Sam e Logan17.

In conclusione, il nostro consiglio è quello di leggere questo libro, per poter scoprire, attraverso le trasformazioni di un genere musicale che, analogamente alla società non è mai uguale a se stesso, di una città che è Milano e di un ragazzo che, passo dopo passo, coltivando la propria passione, è diventato un uomo.

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Si ringraziano lo staff di Ostello Bello Milano Duomo per l’ospitalità, Matteo Fini e tutti gli ospiti per la disponibilità ed Alessandro Corti di InstaBlogMusic per la partnership.

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