Måneskin: la Conferenza Stampa su “Vent’Anni”, il loro nuovo attesissimo singolo

Pic by Oliviero Toscani

Si è tenuta oggi alle ore 17.oo, in streaming, la Conferenza Stampa dei Måneskin su “Vent’Anni”, il loro nuovo attesissimo singolo, in uscita venerdì 30 Ottobre (qui il nostro articolo con tutti i dettagli).

La band, tra le più stimate, apprezzate e forti del panorama musicale nazionale – a nostro parare, tra le migliori in assoluto in Italia -, torna sulla scena dopo due anni dal debut album pluripremiato “Il Ballo della Vita” (certificato Doppio Disco di Platino dalla FIMI/GfK) – e da qualche mese dalla loro collaborazione con Francesca Michielin sul brano “Stato di Natura“, contenuto nell’album “FEAT (Stato di Natura)“ – con un brano dedicato non soltanto ai ventenni di oggi ma a tutti coloro che stanno od hanno vissuto quest’età, ricca di emozioni, contraddizioni, il tutto elevato all’ennesima potenza.

“Vent’anni” è una canzone che il gruppo dedica alla propria generazione, un messaggio carico di libertà e di voglia di lasciare il segno. Ad accompagnare l’uscita del brano, il fotografo Oliviero Toscani firma la campagna di lancio ritraendo la band con un’immagine che vuole essere un messaggio forte, senza filtri: liberarsi dalle sovrastrutture ed essere autentici, se stessi, senza veli inutili.

«Libertà non vuol dire essere liberi di fare ciò che si vuole. – riflette Oliviero Toscani – Io, per esempio, mi sento libero quando sono incatenato a un progetto, perché in quel momento mi libero di tutti i miei complessi e limiti. Ecco per me essere libero è liberarsi dei complessi, non aver paura di sbagliare, di ricominciare, vuol dire di essere libero di rimettere tutto in discussione».

Con un rock lontano dall’attuale mainstream, ma sempre senza tempo e ricco di sfumature, Damiano Victoria, Thomas ed Ethan tornano ad emozionare con questa ballad intensa, introspettiva, che porta con sé due messaggi di fondamentale importanza: l’abbattimento dei pregiudizi su ciò che è diverso da noi e l’incontro generazionale.

Una band che porta in alto la bandiera del Rock e dell’italianità e che, nonostante la giovane età, dimostra una maturità artistica, professionale e personale degna e tipica delle grandi star.

Di seguito, il resoconto della Conferenza Stampa:

“Vent’anni” parla della nostra visione, della nostra esperienza dei vent’anni, un’età molto particolare e delicata. Il nostro obiettivo, con questo brano, è quello di accorciare il gap generazionale, portando alla luce le sensazioni che quando si vivono a 20 anni, in ogni epoca, perché sono universali, accomunano tutte le generazioni.

Abbiamo scritto questo pezzo durante lockdown, senza vederci e senza comporre tutti insieme, ma abbiamo trovto metodi alternativi. Thomas ha mandato il giro di chitarra su WhatsApp, Damiano ha scritto il testo e così è iniziato il brano. Dopo la fine del lockdown abbiamo unito tutto, è stato bellissimo ricongiungerci. “Vent’anni” è una canzone lunga, dura 4,20 minuti. Siamo felici di aver riportato in auge gli assoli. A Londra andavamo ogni giorno a 3 concerti di band differenti, lì la cultura della band rock è altissima ed abbiamo acquisito maggior consapevolezza di noi stessi come gruppo e dei nostri strumenti, dei quali abbiamo ulteriormente approfondito lo studio, lavorando anche molto sul nostro sound. Volevamo far sentire i tre strumenti che suonano, senza costruzioni, senza sovrastrutture. “Vent’anni” mostra molto il lato analogico e la cura dei dettagli.

Volevamo portare la dimensione live, a cui siamo molto legati, nello studio di registrazione e ce l’abbiamo fatta.

Samo molto felici di aver collaborato con Oliviero Toscani per le immagini. L’idea è nata dal fatto che le foto e le campagne di Toscani hanno sempre scatenato una grossa discussione tra la gente ed hanno sempre toccato temi che ci stanno a cuore. E’ stata una scelta davvero molto naturale, un’esperienza importantissima. Tra di noi c’è stato un bellissimo scambio, che è culminato in una sorta di manifesto che ci rappresenta, che rappresenta noi ed il messaggio che vogliamo veicolare: l’immagine di un amore privo di pregiudizi. Il nostro abbraccio, 3 uomini ed una donna, simboleggia una libertà sessuale e del proprio corpo, una libertà individuale, non c’è il giusto e lo sbagliato.

Combinare musica e fotografia è stato bellissimo.

«Ho paura di lasciare al mondo soltanto denaro, che il mio nome scompaia tra quelli di tutti gli altri».

Noi vogliamo fare qualcosa che vada oltre al generare profitto; noi non vogliamo essere solo di passaggio, ma puntiamo a fare qualcosa di grande e di significativo, in primis per noi e poi per tutti coloro che ci seguono.

Il testo è scritto da due me, diciamo: dal Damiano ventenne che sono ora e da una sorta di viaggio che ho fatto, immaginandomi a cinquanta o sessant’anni; il Damiano adulto dice al se stesso del passato delle cose che io personalmente avrei voluto sapere, non soltanto sentirmi dire, perché a volte, se un adulto dice una cosa, la si allontana apposta. Spero che questo aiuti i ragazzi giovanissimi, ma anche quelli più grandi, a capire: perché queste sensazioni, queste emozioni amplificate, si vivono a vent’anni, ma anche più in là nel tempo e l’abbiamo riscontrato anche sui Social.

Ci sono tante realtà che non sono mai state rappresentate, siamo molto abituati a farci spaventare da quello che non conosciamo e magari denigrarlo, odiarlo. Noi, per il futuro, speriamo in un mondo in cui tutte le categorie siano rappresentate in maniera equa, in cui non esistano minoranze e che ci siano dei portavoce che si mettano in prima linea per portare alla luce queste realtà che troppo spesso rimangono nell’ombra.

Non si può pensare solo al proprio orto, facciamo parte di una comunità che va rispettata. Vanno rispettate le regole, soprattutto in questo periodo drammatico per tutto il mondo.

X Factor per noi è stata una grande vetrina, da modo ad emergenti che ci metterebbero anni ad ottenere quella visibilità di farsi conoscere. Se vai lì con un progetto ed un’idea ben chiara, è veramente un’ottima vetrina. Va sfruttata come un trampolino di lancio. Il talent non è un fine, ma un mezzo. Va utilizzato per dare risonanza a quello che si vuole dire. Noi abbiamo avuto la fortuna di avere le idee chiare da prima del programma.

Il Rock’n’Roll non muore mai, si nasconde, ma torna sempre. L’esperienza che abbiamo vissuto a Londra è stata, oltre che formativa, davvero fantastica. Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare di tutto, di conoscere le mille sfaccettature del Rock. L’atmosfera che si creava ai live è un po’ diversa riseptto a quella che si crea qui, il pubblico lì è molto partecipe. C’è proprio la cultura, anche tra i giovani, delle band, anche se sono emergenti.

Non dobbiamo aver paura, temere la diversità. Dobbiamo essere diversi solo da ciò che non ci piace, da ciò che non ci rappresenta. Dobbiamo sempre seguire i nostri sogni, indipendentemente da ciò che pensano gli altri; essere diversi non è un male. Non ci si deve abbattere ed andare avanti, sempre.

«Sarai qualcuno se resterai diverso dagli altri».

 

Si ringraziano i Måneskin e, come sempre, l’Ufficio Stampa Words For You.

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