Dellarabbia: “Uno dei messaggi più evidenti del progetto, è quello di tornare a dare ai Social Network la corretta ed originaria funzione di mezzo di comunicazione. Ma attenzione: il problema non sono i Social Network, ma quello in cui li abbiamo trasformati. Quello in cui ci siamo trasformati”

Ieri abbiamo avuto il piacere di intervistare i Dellarabbia, band di Frosinone che, dopo una bella gavetta durante la quale ogni componente ha militato in altri gruppi, sono giunti alla pubblicazione de “L’enigmista“, il loro singolo di debutto. Una dichiarazione di guerra contro i Social, le fake news ed il senso di frustrazione da esse generato.

Di seguito, la nostra intervista.

Dellarabbia – Intervista.

Ciao ragazzi, grazie per questa chiacchierata. Che peso avranno i commenti online per la vostra musica? E, più in generale, quando i commenti sui Social, secondo voi, dovrebbero influenzarci?

Ciao e grazie a voi! Abbiamo tutti una lunga gavetta alle spalle, ma questo progetto è completamente nuovo, perciò sarà comunque interessante ed importante capire come reagisce chi ascolta ed ha voglia di dirci la propria, suggerimenti ed anche critiche aspre e motivate. Detto questo, però, abbiamo le idee molto chiare su quello che vogliamo suonare e comunicare con Dellarabbia. Uno dei messaggi più evidenti che accompagnano l’idea stessa del progetto, è quello di tornare a dare ai Social Network la corretta ed originaria funzione di mezzo di comunicazione. I commenti suoi Social dovrebbero influenzarci proporzionalmente al tempo che chi li esprime ha impiegato a formularli, tanto quanto facciamo nella vita.

Il vostro è un connubio tra le influenze che derivano dalla grande scuola del cantautorato italiano (quindi da Lucio Dalla a Rino Gaetano) ad altre influenze della scena nu-folk internazionale (Mumford and Sons, The Lumineers). Ascoltate tutti le stesse cose? Chi di voi, a livello stilistico, ha influenzato di più il progetto con i suoi ascolti?

Veniamo da ascolti ed anche da esperienze musicali molto diverse. Abbiamo tutti suonato ed ascoltato molto punk rock e molte band indie italiane ed internazionali, ma ognuno ha le sue preferenze, che non traspaiono per forza nel nostro sound. Sicuramente l’impatto maggiore sulla scrittura ce l’hanno Marco (voce) che scrive i brani con Americo (coautore) e Federico, che oltre ad essere il batterista, è anche il produttore. C’è un lavoro molto lungo alle spalle di ogni brano, perciò ognuno ha modo di metterci dentro una pezzo del proprio gusto.

E chi dice che assomigliate anche ai Bastille, avrebbe ragione?

Beh sicuramente ci fa un complimento, specie se fa riferimento ai primi album. Sono una grande band, con bei testi, un gran gusto e suoni molto interessanti, ma paradossalmente non rientrano tra i nostri ascolti più assidui. Probabilmente siamo più acustici e sporchi di loro, anche più “italiani”, se ce lo passate come aggettivo musicale non negativo. Non so se ha ragione, lasciamo a chi legge la libertà di ascoltare e trovare i nessi artistici più giusti. Ci sono molte sfumature nella nostra musica, di questo siamo sicuri.

Il vostro singolo di debutto si intitola “L’enigmista”. Chi è l’enigmista?

L’enigmista è uno degli antagonisti di Batman che non uccide semplicemente le sue vittime, ma le pone di fronte ad un enigma da risolvere per non morire. Nel film Batman Forever è interpretato da Jim Carrey e prova ad ipnotizzare Gotham City attraverso un congegno che fa il lavaggio del cervello. Ma è anche il serial killer psicotico di un altro celebre film. Nel nostro brano è una fusione dei due personaggi, utilizzati per dare una personificazione ai Social Network ed all’effetto che hanno sulle persone e sulla nostra società. Siamo tutti ipnotizzati e stiamo diventando paranoici, inutilmente aggressivi, privi di qualsiasi empatia per il prossimo. Ma attenzione: il problema non sono i Social Network, ma quello in cui li abbiamo trasformati. Quello in cui ci siamo trasformati.

Ultima domanda: progetti per il futuro?

Bé, in questo periodo sicuramente ci troverete ossessivamente attivi online per cercare di farci ascoltare e conoscere a più pubblico possibile, in attesa di poter riportare la musica alla propria dimensione reale, che è quella dei palchi e del contatto diretto con le persone. Intanto, arriveranno altre novità, che potrete scoprire tramite i nostri canali e quelli delle discografiche. Oltretutto siamo sempre disponibili ad una chiacchierata e per questo vi ringraziamo per lo spazio e l’attenzione.

Si ringraziano i Dellarabbia e, come sempre, l’Ufficio Stampa Conza.

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