E’ online “Damn maD”, il nuovo album di MC Sof e Dr. Ketamer, ricco di collaborazioni internazionali

E’ online “Damn maD“, il nuovo album di MC Sof e Dr. Ketamer.

“Damn maD” è un disco di denuncia sociale:

«Il titolo – racconta MC Sof -, oltre ad essere un palindromo, come tutti i testi delle mie canzoni, è anche una frase che può essere interpretata in entrambi i sensi, sottolineando il dualismo e l’ambivalenza che caratterizzano tutte le cose».

A differenza di “OmississimO” (2015), in cui i titoli dei brani sono dei palindromi in napoletano, in questo nuovo album, data la partecipazione di artisti internazionali e la permanenza di MC Sof ad Amsterdam, metropoli in cui l’inglese è molto usato, sono presenti titoli in lingua anglosassone, pur sempre palindromi.

“Damn maD” è anche il titolo del primo brano in tracklist, che vede la partecipazione di una leggenda del rap come Lord digga A.K.A. the highestman. Egli non è l’unico: in altri pezzi troviamo collaborazioni di mostri sacri dell’underground newyorkese, come Rusty Juxx nel brano “Work roW“, Thermanology nel brano “Wolf’s) flow” e Big Twin nel brano “No part 2 trap on“.

Oltre alle collaborazioni internazionali, tutti i brani hanno una forte carica energetica caratterizzata dalle influenze Rock’n Roll: basta ascoltare “Deep speed“, “Age megA” o “Sword rawS“, ma soprattutto “Raw waR” che, tra produzione musicale e testo, ha bellissime sonorità ed un testo che tocca argomenti sempre attuali.

«L’album – conclude MC Sof -, era partito da un idea “classic hip hop “, poi, Dr. Ketamer mi propose l’inserimento di una vena rock’n roll che si è riflessa nella maggior parte delle opere, che associata ai miei versi rap, ha creato un genere abbastanza tosto che io definirei rap’n roll».

“Damn maD” – Tracklist:

1- Damn mad feat. Lord Digga
2- Level
3- Wolf’s flow
4- Age mega
5- Sword rows
6- Deep speed
7- No part 2 trap on feat. Big twin, O’rep
8- Work row feat. Rustee Juxx
9- Raw war

Biografia.
Fabio Caliendo, alias “MC Sof”, è un artista partenopeo nato nel Settembre del 1979, che sin dall’adolescenza era solito praticare lo skateboard ed i graffiti, discipline appartenenti sia alla cultura Punk che a quella Hip Hop.
Con il passare del tempo, si appassiona di più a quest’ultima, al punto tale da coinvolgerlo, oltre che nei graffiti, anche nel MCing e con altri amici DJ e Writers ha formato una crew nel 1997: la “W B”(Waller Bomber). Con questo collettivo, MC Sof comincia  a partecipare a tutte le Jam del capoluogo campano, portando i messaggi della crew e le loro relative evoluzioni, acquistando visibilità grazie ai graffiti ed alla vincita di varie Battle di Rap, che a quei tempi erano organizzate da Speaker Cenzou e Tony Joz dei “13 bastardi”. Stretto un rapporto di amicizia con questi ultimi, MC Sof inizia a frequentare ed a volte anche a partecipare, ai loro concerti: questo gli da l’opportunità di girare e suonare anche con artisti della scena Hip Hop del Nord Italia, come Dj Gruff, Dj Skizo e tutta l’Alien Army. Con la crescita e la diffusione della cultura Hip Hop nazionale, l’artista collabora con varie Crew, partenopee e non, per la produzione di mixtape , ma sempre in ambito “Underground”, fino a quando, nel 2015, pubblica l’album “OmississimO”, con le strumentali prodotte interamente da Oyoshe aka Oyo beat’s, che è attualmente disponibile su tutte le piattaforme digitali, a differenza del suo disco d’esordio, del 2014, intitolato “Repererrorrereper”, prodotto con la collaborazione di O’ reppat e le strumentali di Wedo beat’s, album del quale ne sono state stampate solo 100 copie in autoproduzione. Di quest’ultimo, è disponibile un saggio su YouTube (O reppat & Mc Sof – RojoR – vedi qui). MC Sof vive attualmente ad Amsterdam, dove, con il suo beatmaker Dr. Ketamer della KML e la collaborazione di O’ reppat, ha pubblicato “Pè Madam EP”, disco che, per omaggiare la città di Amsterdam ed il suo famosissimo museo “Madam Toussoe” e tutte le relative “madame” , porta l’innovazione di un titolo palindromo. Ad Agosto 2020 esce “Damn maD”, il suo nuovo album.

 

Si ringrazia come sempre l’Ufficio Stampa di Felice Capasso.

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