Lince e Thai Smoke: “Qualità Italiana vuole essere una vetrina anche per altri talenti della scena torinese”

E’ online “Qualità Italiana“, il nuovo EP, composto da sei tracce, di Lince e Thai Smoke. Entrambi torinesi ed amici di lunga data, dopo collaborazioni sporadiche negli anni, hanno deciso di racchiudere in questo progetto il loro sodalizio. Il risultato è un disco stratificato di influenze, tra liriche serrate su bassi 808 e la collaborazione di diverse promesse del rap torinese: un ritratto sintetico ed atipico della città di Torino e di questo 2020 che sembra voler far incontrare generazioni di rapper che hanno visto una casa in questa città.

«”Qualità Italiana” – dichiara Lince -, vuole essere un punto di rottura con una visione stantia e vuole dare una nuova chiave di lettura della scena rap cittadina».

Ieri scambiato quattro chiacchiere con Lince e Thai Smoke; ecco cosa ci hanno raccontato.

Lince e Thai Smoke – Intervista.

Ciao e grazie per questa intervista! Com’è successo che Torino è diventata la capitale della scena rap?

Lince: non sapevo fosse successo, ma presumo sia una risposta fisiologica alla saturazione di rap milanese e romano avvenuta in questi ultimi anni. Il fatto che il rap stia tornando di moda è un altro fattore importante, anche perché, senza spocchia o campanilismo, a Torino il rap abbiamo sempre continuato a farlo.

Thai Smoke: penso che Torino sia sempre stata un punto fisso sulla mappa della scena rap e che ultimamente non sia stata in grado di tenere i ritmi frenetici delle altre metropoli a lei pari. Ma il capoluogo piemontese ha radici salde e un gusto per il sound inconfondibile grazie al quale oggi si può parlare di una scena prolifica quanto qualunque altra city.

A chi conosce gli esponenti più celebri della scena torinese (per esempio, Willie Peyote, Shade, Fred De Palma, Ensi e Raige), avete voglia di consigliare qualche nome per iniziare ad ascoltare rap, partendo proprio dalla vostra città?

Lince: questo EP vuole essere anche una vetrina per altri talenti, sicché consiglierei di tenere d’occhio gli artisti dei featuring. Oltre a loro mi sento di consigliare Black Pram, la Tds ( Rico, Poly e Santiago), Falce e Subzero. Sicuro ne ho dimenticati alcuni, ma conto di coinvolgerli nei prossimi EP. Oltre ai rapper ci sono anche un sacco di produttori molto forti.

Thai Smoke: innanzitutto tutti i partecipanti dell’EP, che sono talentuosi e prolifici al massimo, poi ce ne sono molti altri che non abbiamo coinvolto per motivi ovvi di durata del prodotto, come ad esempio Rico Mendossa, Angelino Pane B, Santiago Kei Kei ma non mento quando dico che dovrei citarne ancora una decina.

Che luoghi consiglieresti di visitare a Torino?

Lince: se ci vediamo di pomeriggio, potremmo fare un salto al parco del Valentino. Poi potremmo spostarci a fare aperitivo o in borgo Campidoglio, una zona di Torino che sembra un paesello, oppure alla Panche, un locale da spritz popolari e frequentazione universitaria. Per cena andiamo a mangiare patate ripiene al pour manger e subito dopo ci facciamo un giro per locali in San Salvario o Santa Giulia, alla ricerca di un San Simone o di un Pastis.

Thai Smoke: vi porto sicuramente dalle mie parti a prendere una birra, mirafiori nord, Santa Rita e la sera sicuramente in qualche bel locale del centro o di San Salvario.

Da dove arriva il titolo “Qualità Italiana”? E’ una sorta di manifesto?

Lince: “Qualità Italiana” è un titolo che si collega alla mia seconda passione. Ho fondato nel 2017 un brand che si chiama Italia90 (vestiamo molti artisti della scena Urban), ma se col brand siamo del tutto apolitici e ci limitiamo a tradurre in vestiti la nostra idea di estetica, con la musica ci tengo a prendere una posizione e a rimarcare la mia nazionalità. Non mi piace che la bandiera italiana sia ostaggio della retorica delle destre e nutro un po’ d’imbarazzo nei confronti di chi fa l’esterofilo, per non sentirsi partecipe della deriva un po’ fascia del Paese.

Thai Smoke: diciamo che ci siamo ispirati al termine Q.I., quindi un disco intelligente, ragionato ma anche frutto di improvvisazioni, barre spontanee e crude. Qualità strettamente italiane, più precisamente torinesi.

Come nascono i brani del disco? Le collaborazioni arrivano prima o dopo la fase di composizione? Vi conoscevate già tutti tra di voi?

Lince: questo EP è nato in maniera del tutto spontanea. Io e Thai Smoke collaboriamo da anni e avevamo già una traccia pronta. Le altre sono nate durante la quarantena. Salvo alcuni che non si conoscevano, se non di nome, avevamo tutti dei rapporti di amicizia pregressi e molti di noi bazzicavano gli stessi studi di registrazione. Essendo stato scritto durante il lockdown e visto che avevamo tutti molto tempo a disposizione, io e Thai smoke abbiamo fatto una lista di amici che avremmo voluto coinvolgere e li abbiamo contattati, scegliendo su ogni canzone il rapper che potesse essere più adatto.

Thai Smoke: ci conoscevamo quasi tutti, a vari livelli e questo progetto ci ha unito ancora di più, le collaborazioni nascevano man mano che io e Lince davamo forma alla traccia, immaginandoci il rapper giusto che potesse arricchirla con il proprio stile.

Prossimi step per il progetto di Lince?

Lince: ho diverse cose in cantiere, ma è un cantiere segreto come quello della Tav (ride). Posso solo dire che questa estate la passerò quasi tutta in studio.

Pic by AlexGioSub

 

Si ringraziano Line e Thai Smoke e, come sempre, l’Ufficio Stampa Conza.

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