Originale, autentico e anticonformista, Mark de’ Medici torna con tre nuovi singoli: “Stella binaria”, “Merce rara” e “Sgangherato”

Marco Antonio Buffini, in arte Mark de’ Medici, torna con 3 nuovi singoli: “Stella binaria“, “Merce rara” e “Sgangherato“.

Classe ’91, fiorentino di nascita, l’artista propone attraverso i suoi brani sonorità fresche, vicine al mondo del pop americano, senza disdegnare l’indie, la trap ed il cantautorato, ma al tempo stesso senza identificarsi in nessuno di questi generi in particolare.

“Stella binaria”, “Merce rara” e “Sgangherato” sfidano le attuali consuetudini del music business uscendo nella stessa data, ma questa scelta per l’autore ha un significato prioritario rispetto a tutto il resto: portare a compimento quel flusso artistico iniziato nell’Aprile 2021 con “Sbarazzina”.

A seguire, il racconto dei brani.

Stella binaria” è un brano dalle influenze trap, accompagnato da un arrangiamento minimale che lascia totale spazio alla voce e al testo di Mark. Un dialogo aperto tra due persone, accomunate dallo stesso destino, un destino in costante corsa contro il tempo e contro se stessi.
Il perenne conflitto tra razionalità e sogni è il leitmotiv del brano.

“Merce rara” parte da un quesito retorico dai sapori esistenziali: “Metti che hai solo una vita ed hai sbagliato sempre”. Mark de’ Medici ha la capacità di narrarci attorno una storia del genere, condita in contrapposizione da sonorità fresche con matrici R’n’B e Soul. Con questo brano, l’artista vuole comunicare la voglia di mettersi contro il resto del mondo, pur di preservare un attimo di intimità e dolcezza senza farsi condizionare dal passato.

“Sgangherato” ha il sapore di quotidianità e ripetersi giornaliero, non arreso ad una strada ben definita. Ma in questo, non c’è rammarico.
L’arrangiamento ed il testo cullano l’ascoltatore tra malinconie e sorrisi.

I beat sono curati da Carofrank, mentre mix e master portano la firma di Ozzy Nakamura del White Sound Mastering Studio.

A proposito delle copertine, invece, Mark de’ Medici racconta:

«Le cover sono realizzate da Vlore 139 e seguono la linea già intrapresa con “Sbarazzina” ed “Il resto è storia”. Ci siamo lasciati ispirare dalle opere di Basquait, cercando di riprenderne a modo nostro il tratto e l’emotività. Così abbiamo immaginato Basquait che studia i movimenti di rotazione di una “Stella binaria” e mette su carta le sue conclusioni, contrapponendo le considerazioni scientifiche alle più irrazionali visioni poetiche. Al centro di questo ipotetico schema di rotazione si trova un piccolo cuoricino, presente in tutte le copertine. Il cuore rappresenta l’elemento pulsante, la vita che si nasconde dentro le canzoni e al contempo elemento fragile da cui tutto dipende. Il battito che accelera nella paura o quando si è molto emozionati, o quello che si ferma alla fine del ciclo dell’esistenza terrena. “Merce rara” ritrae un vigile del fuoco a testa in giù con in mano una pompa che spegne un aeroplanino in fiamme dall’altra parte della cover. La cover di “Sgangherato” è quella su cui avevamo sin da subito le idee più chiare: tante scritte, cancellate, rifatte, spostate di posizione, cancellate di nuovo… Come se fosse un quaderno degli appunti e fossimo alla ricerca di quella giusta».

 

Si ringrazia come sempre l’Ufficio Stampa Parole Press.

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