Andrea Vigentini: “Questo 2020 mi ha fatto capre l’importanza del tempo, soprattutto di quello sprecato”

Ieri abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Andrea Vigentini, chitarrista di Ermal Meta, ora solista, che ha pubblicato poche settimane fa un nuovo singolo, “Oltre tutto l’amore che c’è“, un brano che narra la storia di una relazione a distanza, che ben si adatta alle modalità sociali di questo 2020 così complicate.

Di seguito, quanto ci ha raccontato.

Andrea Vigentini – Intervista.

Ciao Andrea e grazie per questa chiacchierata. Sei tornato dopo quasi un anno di assenza, cosa è successo nel frattempo?

Ciao, grazie a voi! Di cose in giro per il mondo ne sono successe parecchie e questo purtroppo ha condizionato il mio percorso e non solo il mio. È stato un periodo lungo, intenso, fatto di ansie (tante), noia (altrettanta), di film, serie tv e videogiochi, ma anche di tante nuove canzoni scritte e di bilanci, personali e musicali.

Questo tuo nuovo singolo, sembra profondamente legato al complicato periodo storico che stiamo vivendo. Sbagliamo?

È una canzone nata tempo prima del lockdown anche se il tema della distanza in amore, oggi, la fa risultare più attuale che mai.

Che cosa ha da insegnarci, a tuo avviso, questo 2020? Qualcosa di buono?

Non so se ci renderà migliori questo 2020. Senz’altro mi ha fatto capire l’importanza del tempo, soprattutto di quello sprecato e che bisogna imparare a non rimandare troppo le cose (ed in questo, purtroppo, sono un professionista), ed essere più creativi per trovare nuove strade, soprattutto quando quelle convenzionali sono momentaneamente interrotte.

Durante lo scorso lockdown, diversi artisti tra cui anche nomi importanti (mi viene in mente Nick Cave, per esempio) hanno realizzato molte dirette sui Social, per ovviare alla mancanza di live. Hai fatto qualcosa in tal senso? Hai visto qualcosa di interessante?

Durante il lockdown ho fatto qualche diretta insieme ad altri amici, durante le quali abbiamo condiviso stati d’animo, musica e risate, poi ho pubblicato dei piccoli video acustici, in cui ho accennato alcune delle canzoni italiane che più mi piace ascoltare e suonare quando sono da solo, alcune molto popolari, altre meno, per condividere un po’ di più i miei gusti musicali con chi mi segue e per tenermi in allenamento, con la voce e con la testa. Ho apprezzato molto le dirette di artisti come Jovanotti, che ha creato un vero e proprio show, Tommaso Paradiso, che ha scritto in diretta alcune canzoni con altri illustri colleghi. Allontanandomi invece dall’ambito musicale, seguo sempre con grande interesse, da tempi non sospetti, Marco Montemagno e da vero amante del calcio ho seguito tutte le dirette di Bobo Vieri con i suoi ospiti (calcistici) incredibili!

In definitiva, di cosa parla “Oltre tutto l’amore che c’è”, il tuo nuovo singolo?

“Oltre tutto l’amore che c’è” parla di un amore tra due persone lontane, che nonostante le difficoltà e le incomprensioni che derivano da questa situazione, riescono a resistere e rimanere unite.

E come è nato?
Il ritornello di questa canzone l’ho scritto per caso una sera, mentre ero in hotel dopo un concerto, l’ho appuntato sul telefono e tenuto lì. Qualche mese dopo l’ho ritrovato tra le note vocali ed ho iniziato a lavorarci, fino ad arrivare a quello che sentite oggi.

Cosa puoi anticiparci del nuovo album?

Sarà composto da canzoni diverse tra loro, che poi è quello che cerco quando ascolto i dischi degli altri; suonate con strumenti reali e da cantare. Alcune sono pronte da un po’ di tempo, altre invece sono frutto degli ultimi mesi di lavoro.

 

Si ringraziano Andrea Vigentini e, come sempre, l’Ufficio Stampa Astarte.

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