Ci ha lasciati a soli 53 anni Pau Donés, frontman degli Jarabe De Palo

Ci ha lasciati a soli 53 anni Pau Donés, leader cantante e chitarrista degli Jarabe de Palo, affetto da cancro al colon dall’Agosto del 2015.

L’annuncio è arrivato dalla stampa spagnola, che ha ripreso un post della famiglia sui Social, nel quale ringraziava “il team medico e tutto il personale” degli ospedali che l’avevano seguito in questi anni, “per il lavoro e la dedizione che gli hanno dedicato in questo periodo” e chiedeva “il massimo rispetto per la privacy in questo momento difficile”.

Nato a Montanuy, in Aragona e cresciuto a Barcellona, l’artista si è avvicinato alla musica da ragazzino: a dodici anni aveva solo due dischi, uno dei Beatles ed uno di Bob Marley e volle la sua prima chitarra per provare ad imitarne le note. Tre anni dopo faceva già parte della prima band, J. & Co. Band, insieme al fratello Marc che suonava la batteria. Nel 1995 fondò Jarabe de Palo. L’anno successivo, nel 1996, uscì il loro album di debutto, “La Flaca“, di cui l’omonimo singolo fu la canzone dell’estate 1997. Da quel momento, un successo inarrestabile, continuato poi con “Depende” (1998), “De Vuelta y Vuelta” (2001) o “Bonito” (2003). Nel 2019 il gruppo cambiò il nome in Jarabedepalo. Il loro ultimo album, “Tragas o Escupes“, è uscito qualche settimana fa.

Nel corso degli anni, la band ha collaborato con diversi artisti italiani, dai Nomadi a Jovanotti, da Niccolò Fabi a Fabrizio Moro, con cui si sono esibiti al Festival di Sanremo nel 2010, durante la serata dei duetti, con il brano “Non è una canzone“. Proprio in quell’occasione avevamo avuto il piacere di incontrarli e di cogliere la positività, la professionalità e la gioia di vivere di Pau. Nel 2012 e nel 2014 gli Jarabe De Palo hanno collaborato con i Modà, rispettivamente sui brani “Come un pittore” e “Dove E’ Sempre Sole“, mentre, nel 2017, con Ermal Meta, sulle note di “Voodoo Love“.

«Durante il lockdown legato alla pandemia da coronavirus – ricorda il quotidiano spagnolo El Pais – Pau Donés aveva registrato sul balcone di casa al suono della chitarra “Vuelvo”, una canzone in cui cantava “Faccio ciò che ho sempre desiderato fare di nuovo”, nient’altro che comporre canzoni e cantarle. Tra le sue ultime apparizioni in pubblico, un concerto a Barcellona a fine 2019 per raccogliere fondi per l’Istituto di oncologia Vall d’Hebrón. Durante l’epidemia, ha donato 2.500 mascherine ad un altro ospedale pubblico, il Moises Broggi».

Pau lascia una figlia di 16 anni; a lei ed a tutti i cari di Pau vanno le nostre più sentite condoglianze.

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