Cecilia Krull: l’intervista della Cooperativa Artistica ZenArt

Cecilia Krull (Cecilia Krull López, Madrid, 29 Giugno 1986), la bellissima e talentuosissima cantante spagnola divenuta nota in tutto il mondo per “My Life Is Going On“, sigla del fenomeno Netflix “La Casa di Carta”, è un’artista completa, dedita ed appassionata alla musica fin da bambina.

Nata da mamma cantante e papà pianista, Cecilia deve il suo nome alla Santa protettrice dei musicisti e ha iniziato la sua carriera a soli 7 anni, quando ha cominciato a collaborare con la Disney.

Si innamora della musica Jazz, genere in cui si specializza, ma è da sempre incline a sperimentare con la musica, superando i concetti di etichette e portando il suo dono vocale a servizio di più progetti.

Roberto Hassan, Responsabile Nuovi Progetti della Cooperativa Artistica ZenArt, l’ha intervistata nel corso dell’appuntamento con #AperiMusicConArtista, (l’intervista è in spagnolo, ma il conduttore traduce passo passo in italiano), che vi invitiamo a seguire (trovate il video in fondo all’articolo).

Queste, le parti salienti della chiacchierata di un’ora con Cecilia, che noi di MIC abbiamo avuto il piacere di conoscere tramite Social e che, possiamo assicurarvi, essere una persona veramente disponibile ed umile, oltre che una grande professionista; insomma, tutto quello che ogni artista dovrebbe essere e rimanere, indipendentemente dalla popolarità acquisita.

Cecilia Krull inizia a lavorare nella stesura e nella creazione di colonne sonore grazie all’incontro con il compositore spagnolo Manel Santisteban, avvenuto 10 anni fa in un Jazz Club, nel quale la cantante si stava esibendo. Santisteban, rimasto colpito dalla vocalità raffinata, ma al tempo stesso potente della Krull, le chiese di dare voce alla colonna sonora della versione spagnola di “Tre Metri Sopra Il Cielo”. E da lì iniziarono a lavorare insieme.

Scrivere colonne sonore è sicuramente impegnativo: non si scrive per se stessi, ma occorre raffrontarsi e confrontarsi di continuo con tutto lo staff e conoscere i personaggi che andranno a comporre trama e svolgimento del format.

Sul Web, nel corso di questi anni, da quando è esploso il “fenomeno La Casa di Carta“, in molti si sono chiesti se “My Life Is Going On” fosse stata scritta come lettera d’amore, o come lettera di Tokio alla famiglia, prima di andarsene da casa. Questa, la risposta di Cecilia: “Quando ho scritto la lettera mi sono ispirata a Tokio, si, ma c’è sempre un po’ di me. Con questa canzone volevo anche lanciare un messaggio per superare i propri limiti, per ricominciare”.

Inoltre, non tutti sanno che oltre alla colonna sonora, Cecilia Krull canta anche in altro momento della serie, nelle prima puntate della prima stagione, quando viene presentata la banda. Si tratta di una canzone più rock che tanti non hanno attribuito alla stessa artista.

Per quanto riguarda  le prossime stagioni de “La Casa di Carta”, Cecilia non ha anticipazioni, non sa quello che accadrà, ma le piacerebbe molto proseguire la collaborazione ed assicura che la colonna sonora, chiaramente, rimarrà la stessa. Una colonna sonora diventata una vera e propria hit mondiale, anche grazie al remix di Burak Yeter, ma anche un vero e proprio inno, utilizzato in svariati contesti, insieme all’italianissima “Bella Ciao”, che anche in questo periodo di emergenza sanitaria da COVID-19, è tornata ad essere un simbolo per il nostro Belpaese.

In “Vis a Vis”, serie Netflix di Alex Pina – lo stesso produttore de “La Casa di Carta” (dal 15 Maggio arriverà in Italia sulla piattaforma streaming “White Lines”, il suo nuovo Crime) – che vede tra i protagonisti Alba Flores (Nairobi) e Najwa Nimri (Ispettrice Alicia Sierra), la Krull, oltre a cantare la sigla, ha fatto un piccolo Cameo (è una delle donne in carcere) e racconta che le piacerebbe fare lo stesso ne “La Casa di Carta”, ma non vuole né intromettersi, né stravolgere la storia. Questa piccola partecipazione in “Vis a Vis”, le ha comunque permesso di scoprire un nuovo lato di sé, nelle vesti di attrice (la sorella di Cecilia è attrice) e per questo ha iniziato a prendere qualche lezione di recitazione.

Roberto Hassan le chiede come e quando avesse iniziato a capire che la canzone e la serie stavano diventando il successo che tutti noi oggi conosciamo. Questa, la sua risposta: “Mi sono accorta del successo de La Casa di Carta soprattutto dai Social, in particolare da Instagram, perché vedevo tag di persone da tutto il mondo e mi mandavano cover della mia canzone dalle loro case. Lì ho capito che stava succedendo qualcosa di davvero grande. La canzone ai tempi aveva 1 o 2 milioni di riproduzioni su Spotify. Ora ne ha più di 300 milioni”.

Nel corso dell’intervista, viene mostrata a Cecilia anche la promo di Netflix Italia con un cartoon video e la sigla, rivisitata in Italiano da Cristina D’Avena.

Per quanto riguarda la musica e le canzoni italiane, Cecilia afferma: “Nel mio repertorio Jazz ho una canzone che adoro, ‘Estate’ di Bruno Martino (allieta gli ascoltatori con una piccola presentazione del brano, in un italiano perfetto). L’Italia ha tantissimi cantanti bravissimi (cita Laura Pausini, Eros Ramazzotti e Nek) e tantissime belle canzoni. C’è molto talento. Attraverso le cover che ricevo sui Social, mi rendo conto che in Italia c’è molto talento e molta cultura musicale”. Aggiunge che le piacerebbe tantissimo collaborare con qualche artista italiano. Su questo fronte, proprio pochi giorni fa, è stato pubblicato il remix ufficiale di “Agnus Day”, la sigla di “Vis a Vis”, realizzato in collaborazione con il DJ italiano di fama internazionale Benny Benassi.

Oltre alle sigle, Cecilia ha un suo progetto artistico personale: i suoi ultimi due singoli, “Losing in my mind” e “Hard“, anticipano il suo primo album, la cui data di pubblicazione, anche causa emergenza sanitaria, non è ancora stata fissata. A tal proposito, l’artista afferma: “Non sono solo la cantante de La Casa di Carta, ho anche un mio progetto molto personale. Ho lanciato ‘Hard’ in piena quarantena, non era previsto chiaramente; la data di uscita era già stata programmata. Invito le persone ad essere curiose sui miei progetti se gli piace la mia voce, il mio lavoro. Ora sto preparando tante canzoni nuove e pubblicherò un altro singolo prima di pubblicare mio primo album, che non so quando uscirà, visto il periodo di emergenza sanitaria che non mi permette di andare in studio di registrazione per lavorare. Ma sono in una fase molto creativa”

Cecilia racconta poi un aneddoto molto divertente: in occasione di un’intervista per una radio spagnola, erano stati invitati lei e Pedro Alonso, l’attore galiziano che ne “La Casa di Carta” interpreta Berlino. Prima di iniziare il collegamento, i due artisti, che non si conoscevano ancora personalmente, stavano ognuno per i fatti propri. Ad un certo punto, Cecilia ha iniziato a cantare. In quel momento, Pedro Alonso ha capito di chi si trattava, chi avesse davanti e si è complimentato tantissimo per il brano. Questo le capita spesso, perché tutti conoscono la canzone, la sua voce, ma in pochi conoscono il suo viso.

L’intervista si conclude con la Krull che, con assoluta simpatia e disponibilità, ringrazia tutti gli spettatori e fa loro un bellissimo regalo, intonando live un frammento di “My Life Is Going On”.

Questa, l’intervista completa:

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