Lo Ska
Lo Ska (conosciuto anche come Bluebeat), è un genere musicale nato in Giamaica tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta.
Durante la seconda metà degli anni Cinquanta, nella capitale giamaicana, Kingston, si aggiravano gruppi di ragazzi denominati “Rude Boys” (“ragazzi maleducati”, “agitatori”), ovvero aggregazioni di giovani, spesso amanti della violenza, che diventeranno poi i protagonisti di numerosi successi dei generi musicali nati in Giamaica: lo ska, il reggae ed il rocksteady.
Il popolo giamaicano amava la musica di quel periodo (specialmente il Rythm & Blues americano), ma non poteva permettersi il “lusso” di partecipare ai concerti di tutti quegli artisti che, piano piano, iniziavano ad includere la Giamaica nelle loro tournée.
Ed è così che nacque lo Ska: personaggi come Tom The Great Sebastian (considerato l’inventore dei soundsystem), King Edwards, ed altri ancora, lanciarono la moda dei SoundSystem, ovvero delle discoteche ambulanti che portavano la musica nelle strade e nei ghetti, in modo da poterla far ascoltare anche a tutte quelle persone che non potevano permettersi di assistere ad un concerto.
Va sottolineato che vi era molta competizione tra i diversi soundsystem, a tal punto che iniziarono a registrare le proprie tracce senza stampare il nome sui vinili, per trarre vantaggio sulla concorrenza, impedendole così di vedere cosa stavano suonando ed eventualmente rubare il materiale. Personaggi come “Coxone” Dodd (pseudonimo di Clement Seymour) e Duke Reid (pseudonimo di Arthur Reid), erano conosciuti proprio per togliere le etichette dai dischi che acquistavano durante i loro viaggi negli Stati Uniti, con l’intento di proporre prodotti unici ed esclusivi. Il numero dei sound system aumentò a tal punto che i loro sostenitori venivano mandati alle feste organizzate dagli impianti rivali per creare problemi e disordine. Questi gruppi erano conosciuti come “Dance Hall Crashers (letteralmente i “fracassatori di dance hall”).
Gli operatori dei SoundSystem, i cosiddetti “Selecter”, si recavano spesso proprio negli Stati Uniti, per carpire le ultime novità del mercato, quando s accorsero che qualcosa era cambiato: il Rock and Roll aveva decisamente preso il posto dell’ R&B.
Ma in Giamaica il Rock and Roll non piaceva quasi a nessuno, così che i Selecter iniziarono a far incidere musica R&B dagli artisti e dai musicisti locali, che si recarono in massa agli unici studi di registrazione di Kingston (quelli della Radio JBC). Ognuno di questi artisti aveva influenze musicali diverse (jazz, folk, ecc ecc) e furono proprio queste diverse estrazioni musicali, unite dal e nel desiderio di fare musica che piace alla gente, a dare vita allo Ska.
A contribuire a questa evoluzione fu anche Jah Jerry (Jerome Hines), il chitarrista di Cecil Bustamente Campbell (conosciuto come Prince Buster), che spinse affinché la chitarra andasse ad enfatizzare l'”afterbeat” (levare) al posto “downbeat”. Cosa significa questo? Significa che il beat creato dalla chitarra, assume un andamento in levare a partire dalla seconda, terza e quarta battuta. L’ afterbeat è quindi essenziale per creare la sincope ritmica giamaicana. Anche Rosco Gordon, pianista di Memphis, è accreditato come un altro artista che contribuì alla nascita dello ska, accentuando ulteriormente il secondo e quarto battito ogni battuta. Molti ritengono che il battito ska fu da lui inventato con il brano “No More Doggin'” del 1951.
Lo ska ha preso vita come una musica allegra, nata per far ballare, in perfetto accordo con l’umore del popolo giamaicano in seguito all’indipendenza dalla Corona britannica (06 Agosto 1962). Nonostante la situazione economica fosse disastrosa in quel periodo, la gente sperava in un riscatto sociale e la musica ska divenne una sorta di colonna sonora ideale, un tramite per esprimere l’ottimismo e le speranze di una vita migliore del popolo giamaicano.
Per quanto riguarda gli strumenti utilizzati, le band ska tradizionali presentavano generalmente basso, batteria, chitarra, tastiere e fiati (in particolare sax, trombone e tromba).
Nonostante i primitivi sistemi di registrazione, grazie alla determinazione e all’entusiasmo dei suoi sostenitori, lo Ska divenne la prima musica giamaicana veramente commerciale, fino ad essere riconosciuta come la musica nazionale, dando anche il nome ad uno stile di ballo tipico, lo “skanking”.
Come per ogni genere, e lo abbiamo visto bene in queste settimane di excursus nei generi musicali con il MIC Music History, ci sono diverse correnti di pensiero su chi fu il primo artista a presentare un brano Ska.
La più accreditata sembra quella che fa vestire l’abito di pioniere a Theophilus Beckford, con il brano”Easy Snapping” risalente al 1959.
Poi c’è Prince Buster, proprietario del sound system chiamato “Voice of the People”, che, attorno al 1961, definì i tratti dello ska assieme al suo chitarrista Jah Jerry, con brani come “One Step Beyond”.
Impossibile non citare anche Millie Small che con il brano “My Boy Lollipop”, del 1964, creò la prima vera e propria hit Ska del mondo.
Tra i più importanti artisti che portarono lo ska al successo, vanno sicuramente citati Laurel Aitken (il cui vero nome era Lorenzo), conosciuto anche con il soprannome di “the Godfather of Ska”, Derrik Morgan, il già citato Prince Buster, Desmond Dekker, Toots & the Maytals, ed anche il giovane Bob Marley quando militava nei The Wailers.
Il maggior gruppo strumentale fu sicuramente quello degli Skatalites, fronteggiati dal trombonista Don Drummond, con i quali collaborarono un numero di virtuosi musicisti.
Tra i gruppi più recenti, che hanno portato lo Ska ad essere tutt’ora un genere molto apprezzato, non possiamo esimerci dal nominare gli Ska-p, una delle ska-band più conosciute ed apprezzate in tutto il mondo.
Dal genere Ska nacquero altri generi molto popolari e seguiti in tutto il mondo: il Rocksteady ed il Reggae e le “ondate musicali” del 2 Tone e del Third wawe of Ska (di cui fa parte lo ska punk).
Proprio nello Ska Punk ritroviamo gruppi che è assai difficile non conoscere: i Madness, ma anche la band punk-rock dei Clash, che furono tra i primi a fondere lo ska ed il reagge al rock/punk-rock
Per quanto riguarda l’Italia, i primi brani ska risalgono al 1966 e furono “Scrivi ti prego” di Silvano Silvi ed “Operazione sole” di Peppino Di Capri.
Negli anni Settanta lo Ska venne messo da parte nel nostro Paese, per poi essere ripescato e riscoperto il decennio successivo, negli anni Ottanta, prima da Alberto Camerini – con “Skatenati!”, del 1980 – e da Edoardo Bennato – con “Canta appress’a nuje”, del 1980 -, e poi da Donatella Rettore – con “Donatella”, del 1981 -.
Alla fine degli anni Ottanta emergono gli Statuto, che sin dal loro primo album “Vacanze” rilanciano definitivamente lo Ska in Italia, con canzoni come “Ghetto”, “Ragazzo ultrà” e “Rabbia Mod”.
Per quanto riguarda i gruppi italiani, che dagli anni novanta in poi, hanno inciso canzoni ska, vanno annoverati sicuramente i Casino Royale, gli Arpioni, Giuliano Palma & the Bluebeaters, i Meganoidi, i Vallanzaska ed i Rimozionekoatta.
Di seguito, vi propniamo alcuni brani Ska, di ieri e di oggi.
Teophilus Beckford – Easy Snapping:
Video (Solo Audio):
Prince Buster – One Step Beyond:
Video (Solo Audio):
Millie Small – My Boy Lollipop:
Video (Solo Audio):
Laurel Aitken – Skinhead:
Video (Solo Audio):
Skatalites – Guns of Navarone:
Video (Solo Audio):
The Clash – London Calling:
Video (Solo Audio):
Fishbone – Ma and Pa:
Video Ufficiale:
Rancid – Time Bomb:
Video Ufficiale:
Edoardo Bennato – Canta Apress’A Nuie:
Video (Solo Audio):
Statuto – Ghetto:
Video Ufficiale:
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