“Rapper’s Delight” e “King Tim III”: i primi brani rap della storia della musica

Per questo primo appuntamento di MIC Music History, vogliamo parlarvi degli esordi del rap, ancora prima dell’avvento, negli anni Settanta, dell’Old School Hip Hop di Dj Kool Herc e degli Afrika Bambaataa.

Sono essenzialmente due le canzoni che hanno dato luce a quel genere musicale che trova le sue origini nell’Africa Occidentale e nella musica afroamericana (Black Music) e che, da New York, è arrivato a farsi ascoltare ed apprezzare in tutto il mondo.

Per molte persone il primo brano che può essere definito “rap”, è “Rapper’s Delight” dei The Sugarhill Gang; anche se in realtà, pochi mesi prima della sua pubblicazione, uscì “King Tim III (Personality Jock)” della Fatback Band, il quale però, non ottenendo lo stesso successo, non venne preso in particolare considerazione.

Parliamo quindi di “Raper’s Delight”, che tra i due, fu sicuramente quello che riuscì a dare maggiore visibilità al genere, riuscendo a portarlo anche ben al di fuori dei confini americani.

“Rapper’s Delight” è la prima canzone dei The Sugarhill Gang, il gruppo statunitense composto da Big Bank Hank (scomparso prematuramente all’età di 57 anni, l’11 Novembre 2014), Wonder Mike e Master Gee e fu anche il primo pezzo rap ad inserirsi nella Top 40 americana.

Uscito il 16 Settembre del 1979 per la Sugar Hill Records, venne prodotto dall’ex cantante di successo e titolare della stessa etichetta Sylvia Robinson (spesso definita “la mamma dell’Hip Hop” o “la madre del rap”).

Fino a quel momento, il rap, non era stato preso in considerazione dalle etichette discografiche, e viveva grazie al passaparola ed alle musicassette clandestine che giravano tra i ragazzi di New York, della sua periferia e che riuscirono ad uscire dalla “City”, arrivando fino al New Jersey, dove Sylvia Robinson abitava.

Il brano venne registrato in tre giorni e come base venne usato il campionamento (senza permessi iniziali, che vennero concessi solo dopo il successo del pezzo) di “Good Times“, il nuovo singolo degli Chic (gruppo funk statunitense), che stava iniziando la sua ascesa in quei giorni su tutte le stazioni radiofoniche internazionali (e che ancora oggi è conosciuto e suonato in tutto il mondo).

“I said a hip hop, a hippie, a hippie to the hip hip hop”, sono le parole con cui Wonder Mike attacca sul pezzo, ma è anche la frase che definì un genere (l’Hip Hop, appunto), che negli anni successivi divenne parte integrante della cultura mondiale, non solo musicale.

La durata del brano è di 3.55 minuti per la versione del singolo, ma è di ben 14.35 minuti nella sua versione estesa, contenuta nell’album “Sugarhill Gang”.

Il primo, o comunque uno dei primi brani che diedero al rap il suo posto nella musica.

Un genere musicale, ma soprattutto una cultura, che negli anni ha visto diverse evoluzioni, ma che nella sua accezione originaria, unisce il ritmo alla voce, spesso di protesta, dei giovani, non solo neri, ma di tutte le etnie, in tutto il  mondo.

Vi invitiamo all’ascolto sia di “Rapper’s Delight” (nelle due versioni), che di “King Tim III (Personality Jock)”.

Rapper’s Delight (Single Version):

Rapper’s Delight (Album Version):

Rapper’s Delight Video Ufficiale (Extendend Version):

King Tim III (Personality Jock):

King Tim III (Personality Jock) Video (solo audio):

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