Domani esce “Wide Open”, il singolo d’esordio di Hurricane

Pic by Stefano Stranges

A partire da domani, venerdì 24 Luglio, sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali “Wide Open” (Lakshmi Records), il singolo d’esordio di Hurricane, apripista del suo EP di debutto.

Hurricane, pseudonimo di David Campese, dopo i primi anni di busking ed esperienze live tra Italia ed Inghilterra, inizia a farsi conoscere nell’undergound milanese e si esibisce al Circolo Ohibò in occasione della rassegna “Brilla” e del contest “Pending Lips”.

Negli ultimi mesi tutto si è fermato, anche e soprattutto la musica, come profeticamente recita il brano. Adesso che le luci si riaccendono, è il momento per l’artista di affacciarsi sulla scena: decide così di pubblicare “Wide Open”.

Un brano introspettivo che descrive la ricerca umana e spirituale e gli ostacoli che si incontrano lungo il cammino. Da qui la necessità di esprimersi con un sound essenziale, chitarra e voce, che tenga fede e lasci spazio al messaggio.

“Wide Open” è un racconto in cui confliggono quiete e tempesta A metà tra i due si trova un uomo che fatica a tenere gli occhi sul proprio percorso, ma capisce di dover combattere proprio nel momento di massimo stallo, quando tutto sembra essere fermo, specialmente la musica. L’ingresso nella tempesta è rappresentato dallo spaesamento del protagonista che non riesce a riconoscersi neanche allo specchio: “Can’t you see/ The man in the mirror/ The eyes seem open/ What’s open is stolen”. È credenza popolare associare l’incrocio di strade alla figura del diavolo o dell’incontro con esso. Nel brano, questo rappresenta invece il momento di uscita dalla tempesta: “It’s when you’re moving on/ From the crossroads/ Your snow will melt/ And you’ll find help”. Dal punto di vista sonoro, “Wide Open” è molto semplice: comunica il proprio contenuto attraverso voce e chitarra. Il suono è essenziale, così come il suo messaggio.

Il brano, che abbiamo avuto il piacere di ascoltare in anteprima, è stato mixato da Federico Carillo al Monnalisa Studio di Milano e masterizzato da Marco Vannucci allo Spitfire Mastering Studio.

«La registrazione è stata condotta in maniera essenziale: mi sono ritirato a casa, immerso nel bosco, dove disponevo degli strumenti essenziali per concentrarmi sulla sostanza delle canzoni – racconta l’artista -. Il suono, a tratti ruvido e scarno, è la fotografia del momento in cui ho composto “Wide Open” e gli altri brani che saranno contenuti nell’EP.»

Ad affiancare la musica, una serie di fotografie scattate dal fotoreporter Stefano Stranges. Stefano e David condividono la volontà di fotografare, uno letteralmente e l’altro in musica, situazioni e personaggi lasciati in disparte, oppressi, spesso dimenticati. Sensibilità affini e uno stesso sguardo verso il mondo sono i pilastri della loro collaborazione.

 

Si ringrazia l’Ufficio Stampa di Federica Sessa per la collaborazione.

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