Lilac Will: “Quando sei in un gruppo, non sei mai solo”

Ieri abbiamo incontrato i Lilac Will, atipica band di Roma che si cimenta con un delicatissimo indie-folk e che ha esordito a Gennaio con “Tales from the Sofa“, un nuovo capitolo che si inserisce delicatamente nel panorama musicale italiano, confermandosi una delle realtà più interessanti della scena indipendente.

Questa, la nostra intervista.

Lilac Will – Intervista.

Ciao ragazzi, grazie mille per questa chiacchierata? Parto subito con una domanda “strana”: chi è la Amy del vostro disco?

Ciao e grazie a voi! Amy è una funambola. Lei è il rischio che corre per scegliere ciò che la fa stare bene. Rappresenta le scelte che facciamo nella vita: Dall’esterno possono sembrare rischiose o difficili, ma caratterizzano la persona che vogliamo essere.

“Tales from the Sofa” è in realtà un titolo che ci può rimandare alla dimensione della quarantena che abbiamo appena vissuto. Quale mood consigliereste per l’ascolto del vostro disco?

Nella quarantena quello che più manca è la relazione con le altre persone, gli amici come anche gli incontri casuali all’uscita della metro. Se togli le persone che possono raccontarti quello che ti succede, resta la musica. In questo nostro disco abbiamo raccolto delle storie che ci hanno colpito, o appassionato, in ogni caso che ci hanno messo di fronte a qualcosa che non ci aspettavamo. Così anche da un divano chi ascolta di disco può conoscere o confrontarsi con le storie del mondo fuori.

Qual è la cosa migliore che avete scoperto in questo difficilissimo periodo di quarantena?

Il fatto che quando sei un gruppo non si è mai soli. Ci mandavamo continuamente audio di idee nuove, nuovi arrangiamenti o nuovi contenuti su cui lavorare. Alcuni sono stati pubblicati, come le cover del pezzo di Gnut (con Gnut) o “Superman” di Giovanni Truppi che trovate sulle nostre pagine Facebook ed Instagram.

Partecipereste mai ad un Talent?

Nella vita mai dire mai. Ad oggi siamo pienamente soddisfatti del percorso che abbiamo fatto. Affronteremo quello che ci aspetta nel modo più onesto possibile.

Se “Tales from the Sofa” fosse la colonna sonora di un film, quale sarebbe?

Come la vedete “Woods” o “Tell Me You Love Me” in “Into the wild”? Ad ogni modo, sarebbe un film in cui la potenza della natura è determinante.

Avete avuto altri progetti, oltre i Lilac Will? Quali? Possiamo recuperare qualcosa online?

Da quando ci sono i Lilac Will, tutte le nostre energie si sono concentrate lì. Progetti precedenti, principalmente di cover soul, blues e funk, ci hanno insegnato le parole che poi abbiamo suonato e scritto nel disco. Non ci sono molte tracce delle nostre vite precedenti, ma se siete curiosi di sapere da dove veniamo e quello che ci ispira, abbiamo fatto due playlist “Lilac Roots” e “Lilac Mood”.

Ultima domanda: chi sono gli ascoltatori dei Lilac Will?

Da ciò che riusciamo a carpire, il minimo comune denominatore sembra essere il fatto di cercare nelle parole degli altri un po’ di loro stessi. Non c’è un’età target od una categoria a cui ci rivolgiamo. A chiunque abbia curiosità verso la musica ed a cui piaccia mischiare un po’ di se con quello che sente.

 

Ringraziamo i Liliac Will e, come sempre, l’Ufficio Stampa Conza.

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