Marracash svela i nove featuring di “Persona”, il suo nuovo album, fuori il 31 Ottobre

“Persona”, il nuovo attesissimo album del “King del Rap” Marracash, arriverà nei negozi di dischi ed in tutti gli store digitali, come anticipato qui, il prossimo 31 Ottobre.

“Persona – racconta l’artista -, è un vero concept album. Questo disco sarà il mio ‘avatar’, ogni brano rappresenterà una parte del corpo, un organo vitale, reale come il cuore o intangibile come l’anima.”

Giorno dopo giorno, Marracash ha svelato anche tutti i featuring dell’album, vediamoli insieme:

Madame: una delle (pochissime) rapper femminili che, grazie al suo talento, la sua determinazione e la profondità dei suoi testi, è riuscita ad appassionare milioni di ascoltatori del genere, anche quelli più “scettici” alle metriche scritte ed alle barre cantate da una voce femminile. Un talento vero, una (giovanissima) donna ch e è riuscita ad emergere e farsi strada, passo dopo passo, senza abbattersi e continuando a seguire il proprio sogno. Queste, le parole di Marra sul duetto con lei:

“Qualche settimana fa ho letto un’intervista di Ensi in cui diceva che Madame era l’artista che più lo aveva impressionato in tutta la sua carriera. Sono d’accordo.
La sera che Francesca è venuta da me per sentire il pezzo era la prima volta che ci vedevamo. Lei era semiparalizzata dall’emozione, a stento spiccicava parola.
All’inizio sono andato in para perché il pezzo su cui doveva cantare era piuttosto impegnativo, lei ha pur sempre 17 anni e mi ha detto che lo avrebbe scritto direttamente in studio. Ho pensato che forse avevo fatto una cazzata ad affidarle quella traccia.
Dopo un po’ però, ha preso coraggio e ha cominciato a farmi delle domande, per niente banali, sul tema della canzone. La vedevo prendere appunti quasi come fosse il mio analista, sul suo cellulare. A un certo punto mi fa – Ce l’ho –
L’ho lasciata sola a casa mia, mentre noi altri siamo andati a cena e quando siamo tornati dormiva rannicchiata sul divano. Aveva scritto una figata, centrando esattamente l’argomento e dimostrandosi più che all’altezza della situazione, una cosa davvero strabiliante.
Grazie Francesca, la donna che mancava nel rap italiano”.

Gué Pequeno: il “Sinatra del Rap”, collega ed amico di Marracash sin dagli esordi. Insieme, contano moltissime hit ed un album congiunto (“Santeria“).
Così, Marracash descrive il duetto con Gué:

“Io e Cosimo abbiamo fatto un bel pezzo di strada assieme.
Abbiamo un sacco di cose in comune, amicizie, esperienze. Ci piacciono il rap e il cinema, abbiamo perfino fatto un disco assieme.
Eppure siamo diversissimi, quasi opposti su certi aspetti. Nell’approccio al lavoro o nel modo di reagire al dolore ad esempio.
A me il dolore paralizza, ho bisogno di viverlo fino in fondo, di annegarci, spremerlo e alla fine tirarci fuori qualcosa, magari. Cosimo ha bisogno di non pensarci, di seppellirlo di lavoro e serate fino a che non lo sente più. Di passare oltre, instancabilmente. Ma da qualche parte deve pur finire no?
Grazie grande G per averne lasciato un po’ nel mio disco”.

Mahmood: la rivelazione musicale dell’anno (e forse anche degli ultimi 5 o 6), un artista che dopo anni di gavetta, lontano dal “mainstream”, è riuscito a vincere un Festival di Sanremo, aggiudicarsi il secondo posto all’Eurovision Song Contest, battere numerosi record ed entrare nel cuore (e nelle playlist) di milioni e mliioni di ascoltatori in tutto il mondo.
Con queste parole, Marracash descrive il duetto con lui:

“Io e Alessandro un po’ ci assomigliamo. Da quando è diventato popolarissimo dopo Sanremo, la gente non fa che scriverci che siamo uguali. Meme su meme.
Per me non è una cosa nuova. È dai tempi del primo Ronaldo (il fenomeno) che non appena sale alla ribalta qualcuno con carnagione scura e capelli corti mi dicono che sia uguale a me.
Calciatori, attori, cantanti, a quanto pare sono pieno di sosia. Forse è un po’ come con gli orientali: scuri, rasati e con le labbra carnose siamo tutti simili per gli italiani.
Alla fine ci siamo conosciuti, ci siamo parlati e abbiamo fatto musica assieme. Il pezzo è memerabile , ops memorabile, vero Alessandro?”

Cosmo: generi musicali differenti che si incontrano, si fondono e si uniscono, per dar vita, senza dubbio, a qualcosa di nuovo, inaspettato.
Con queste parole, Marra descrive il duetto con Cosmo:

“Ho conosciuto Marco l’estate scorsa in occasione di un concerto a Napoli di cui Elisa era l’art director. Aveva scelto di affiancarsi a me e Cosmo e di fare dei mash up del nostro repertorio per rendere la data una festa.
Mi presento alle prove, qualche giorno prima, in ritardo, e capisco da subito che Marco era peggio di me. Tra le mie canne, i ritardi, Cosmo che cazzeggiava e cambiava la scaletta 5 minuti prima dello show, Elisa ha avuto più di un momento difficile.
Alla fine il concerto è stato super e io ho avuto l’ennesima prova che Elisa dal vivo ferma il tempo e che Marco, esattamente come il cosmo da cui prende il nome, è il caos.
Il caos di generi musicali, sessuali, di stili di vita. Completa il quadro il fatto che ha due figli ed è un ex professore di storia. Come non amarlo?”

Sfera Ebbasta: il “King del Rap” e il “King della Trap” insieme su un pezzo, sicuramente, una bella sorpresa. La precedente generazione del Rap incontra quella nuova, con i suoi pro ed i suoi contro. Un’unione che, sicuramente, porterà i fan di entrambi gli artisti a conoscere la musica dell’altro.
Queste, le parole di Marra sul duetto con Sfera:

“Quando ho conosciuto Gionata, lui e Charlie venivano spesso da me per decidere le strategie discografiche, e lì ho percepito per la prima volta il gap con una nuova generazione di rapper. Avevano idee strane, si ispiravano ai trapper americani, mi dicevano cose come – Nei live vogliamo esibirci con il pezzo intero sotto, non solo sulla base – Cercavo di spiegargli che avevano torto e che non tutto si poteva translare in Italia con lo stesso effetto.
Su una cosa però avevano ragione loro: farcela all’estero. Per me era impossibile anche solo pensarci, mi sembrava una perdita di soldi, tempo ed energie. Una cosa inarrivabile. Per Gionata invece no ed è per questo che ce l’ha fatta.
Tra tutti gli artisti che sono passati per la mia etichetta, lui era il più sicuro del suo talento e uno dei pochi con cui il rapporto è rimasto forte.
Uno dei pochi che mi ha cercato quando ero disperato e desaparecido, uno dei pochi che passava a trovarmi e si interessava su come stavo.
All’inizio non volevo chiamarlo in questo disco, perché era nei dischi di tutti e a me piace essere originale. Ma poi ho pensato che aveva iniziato proprio con me e che gli volevo bene, sarebbe stato assurdo non chiamarlo solo per partito preso. Quando gli ho proposto il pezzo mi ha risposto che era onorato, e questo per quanto mi riguarda la dice lunga su chi sia Gionata. Grazie fratello!”

Massimo Pericolo: un’altra nuova leva del rap italiano, un altro artista che, dopo svariate vicissitudini personali, è riuscito ad impiegare ed incanalare le sue emozioni nella musica e che, con talento e determinazione, è riuscito a diventare uno dei “nuovi rapper” più seguiti, ascoltati ed apprezzati.
Marra, parla così del duetto con lui:

“È il momento di parlare della cagata più famosa del web: quella di Massimo Pericolo a casa mia. Alessandro riesce a essere duro e dolcissimo allo stesso tempo.
Parla come un tossico dopo una pera ma sta bello in forma come uno sportivo. 7 miliardi ci aveva gasato tutti ma Sabbie D’oro per me è stata la conferma che il ragazzo aveva un futuro brillante.
Ci siamo scritti e ci siamo fatti i pompini a vicenda e così è passato da me perché avevo un pezzo da proporgli. Si è presentato con la sua ragazza e un suo amico/consigliere e abbiamo ordinato argentino.
La chiacchierata deve averlo messo a suo agio perché dopo pranzo mi ha chiesto se poteva cagare e la cosa fece molto ridere tutti. Vi avevo già spoilerato che a Massimo avevo assegnato il “sangue” ma ora vi dirò perché: è il rapper che vedo più simile a me tra quelli della new generation… e buon sangue non mente”

Coez: uno tra gli artisti più seguiti, una voce, una scrittura ed un sound unici, in grado di colpire dritto al cuore degli ascoltatori. Anni di gavetta alla spalle ed un successo meritatissimo.
Queste, le parole di Marra sul duetto con lui:

“Marra: ‘Ueeeee come stai?’
Coez: ‘Ciao bro, bene, sono in Bulgaria’
Marra: ‘Video? Ho sentito che lì ci sono set pazzeschi’
Coez: ‘Sì, facciamo esplodere qualche macchina’
Marra: ‘Davvero? Senti ho un’idea fighissima e il rit lo puoi fare solo tu…’
Coez: ‘Spara.’

Segue la mia nota vocale in cui gli spiego l’idea

Coez: ‘Porco zio, è geniale bro! Ti dico sono un po’ a pezzi, ho detto di no a tutti, se non era questa idea avrei saltato a ‘sto giro.’
Marra: ‘È una figata, no? Poi perfetto se lo fai tu che sei pure di Roma e sei amico di…’
Coez: ‘È un’idea geniale, tocca fa’ un missile; quanto tempo abbiamo?’
Marra: ‘Un mese circa.’
Coez: ‘Beh, considerato che l’ultima volta per il ritornello di A Volte Esagero mi hai dato tre giorni…’
Marra: ‘Ahahhaha ti mando il beat!’

Dopo questo scambio di messaggi ne sono seguiti parecchi altri e alla fine Silvano è venuto da me a registrare (sì, ho fatto tutto il disco lì). Non è stato facile arrivare a quel ritornello… C’è un altro ospite ‘occulto’ in quella traccia che ci tengo a ringraziare… Ma non è ancora il momento”.

thaSupreme: uno dei producer più stimati della nuova musica rap italiana, un artista geniale, che vanta collaborazioni con moltissimi nomi di spicco della scena del nostro paese.
Marra, parla così del loro duetto:

“Chissà quanti hanno fatto la stessa faccia che ho fatto io quando ho visto la foto di tha Supreme… Stavo per pubblicare il suo solito avatar cartoonesco quando è stato proprio lui a scrivermi e a dirmi che data la natura ‘personale’ del mio progetto ci teneva a metterci la faccia.
Tutto è imprevedibile con Davide. Quando gli ho mandato il pezzo per chiedergli se gli andava di partecipare non mi ha risposto per qualche ora.
Non sapevo se lo avesse sentito, se gli fosse piaciuto, se lo avrebbe fatto. Poi, di colpo, mi manda direttamente la sua parte, già registrata, con tanto di arrangiamenti musicali. Voci definitive, registrate direttamente a casa sua, su una parte di beat diversa da quella che gli avevo assegnato.
Assieme a Madame è l’ospite più giovane del disco e l’unico che non ho incontrato di PERSONA.
Sono sicuro che la traccia sarà una sorpresa per tutti. Io amo le sorprese e voi?”

Luchè: uno dei rapper storici del nostro Paese, un artista che ha fatto tanta strada, dai Co’Sang ai dischi solisti.
Del duetto con lui, Marra ne parla così:

“Chiudo in bellezza con Luca, uno dei pochi con cui ho un rapporto aldilà della musica, uno dei pochi di cui mi ascolto la musica in macchina. Luchè mi è piaciuto dalla prima volta che l’ho sentito rappare in Pnzier’ Psant, un pezzo dei Fuossera.
Ai tempi anche io ero agli inizi, ci siamo scritti ed è iniziato un rapporto. Se metto assieme tutti i pezzi che abbiamo fatto assieme viene fuori un disco. Siamo simili per molti aspetti. Anche lui è molto sensibile e vive periodi di profonde crisi. Eppure è la persona più determinata che abbia mai conosciuto. Non ho mai smesso di credere che avrebbe avuto quello che gli spettava e lui nemmeno, e così è stato.
Ciao Luca ti voglio bene, mi dispiace non esserci stato in Potere ma ero più morto che vivo ed ero vuoto e so che anche tu non sai scrivere quando sei così. Sono contento che tu ce l’abbia fatta per il mio disco, non sarebbe stato lo stesso senza di te”.

Nove duetti, sette artisti molto differenti, ma allo stesso tempo, tutti accomunati dalla passione per la musica, dalla stessa voglia di comunicare, dallo stesso modo dritto e diretto di arrivare a chi li ascolta.
Non ci resta che aspettare qualche giorno per poter ascoltare questo nuovo attesissimo disco di uno dei rapper più apprezzati e seguiti della scena italiana di ieri e di oggi.

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