Luca “Napo” Napolitano: “Credo molto nel presente, nei mattoni che man mano costruiscono la nostra vita”

Ieri abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Napo, nome d’arte di Luca Napolitano che, come annunciato in questo articolo, ha da poco pubblicato “Movida“, singolo estivo che segue il successo di “Supereroe” (ne abbiamo parlato qui), brano dal testo incisivo e profondo che si è aggiudicato il Premio Internazionale Apoxiomeno, “riconoscimento dell’Associazione l’Arte di Apoxiomeno da a personaggi dello sport, della cultura e dello spettacolo, tra cui numerosi Premi Oscar, che hanno valorizzato all’interno del proprio mondo professionale, l’attività delle Forze dell’Ordine ed hanno contribuito a rafforzare e cristallizzare il sentimento di fiducia e vicinanza che caratterizza il rapporto col cittadino” (dal sito ufficiale dell’Associazione culturale l’Arte di Apoxiomeno).

Di seguito, la nostra intervista.

Napo – Intervista.

Ciao Luca, grazie per questa chiacchierata. “Supereroe”, il tuo penultimo singolo, è stato scelto come colonna sonora del “Premio Internazionale Apoxiomeno”. Quali sono state le sensazioni che hai provato?

Ciao, grazie a voi! Sono stato felicissimo di aver ricevuto il Premio Internazionale Apoxiomeno, soprattutto che sia diventato per la fondazione un inno di forza e coraggio. È un riconoscimento per il quale vado estremamente fiero. Non sempre le canzoni riescono ad abbattere i muri della speranza, “Supereroe”, per certi aspetti, lo ha fatto. Sono molto legato a questo brano perché mi rappresenta, o forse vorrei tanto che lo facesse.

“Movida”, invece, è il pezzo con cui hai cercato di portare allegria e serenità in un’estate diversa dal solito. Come l’hai vissuta?

La movida ha preso un sapore diverso e quel po’ di movida che ci è rimasta quest’anno è stata fatta dalle piccole cose.
Ho voluto lanciare un messaggio ben preciso, quel desiderio di libertà che tanto abbiamo desiderato.
Poter di nuovo andare allo stadio, ritornare a far musica senza paure, sentirsi liberi di abbracciare senza perplessità, queste sono la cose che amiamo e che dobbiamo assolutamente rifare per tornare ad essere quel posto sicuro dove poter spendere il nostro tempo.

Con quali occhi guardi al futuro?

Non ho mai guardato al futuro, non so mai cosa mi riserva e sono davvero felice così. Credo molto invece nel presente, nei mattoni che man mano costruiscono la nostra vita. Ho diversi sogni nel cassetto che vorrei presto realizzare, ma per scaramanzia li trattengo nella mano destra.

Quali saranno i tuoi prossimi passi? Ci sono nuovi progetti?

Sto lavorando tanto al mio nuovo album credendoci con tutto me stesso, stavolta non voglio sbagliare ed ho deciso di raccontarmi fino in fondo senza contenermi. Sono tanto emozionato e non vedo l’ora di farvelo ascoltare.

 

Si ringraziano Luca “Napo” Napolitano e l’Ufficio Stampa Morning Bell.

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