“Canti Rossi” è il nuovo album di Rocco Rosignoli, un artista che tra impegno politico ed ardore, racconta in chiave moderna storie senza tempo
Libertà, giustizia e passione, in un canto che si fa memoria, che scuote le menti ed infiamma gli animi.
Tutto questo e molto altro è “Canti Rossi” (Sophionki Records), il nuovo album di Rocco Rosignoli, patrocinato dall’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Levare in alto il canto e risvegliare le coscienze, questo è il desiderio del polistrumentista di Parma, un sogno che prende forma con questo disco. Un viaggio nel tempo attraverso i canti di matrice politica più ispirati, più forti, più coinvolgenti. Dall’anarchismo di fine secolo alla guerra di Spagna, dalla Resistenza alle lotte degli anni ’60, dai canti antimilitaristi alla canzone d’autore.
Soffermatosi a riflettere sul suo impegno politico, Rocco Rosignoli, con ardore e determinazione, pone luce e rinnovata speranza in una realtà in preda all’oblio. Un approccio politico e poetico, un canto sociale, di protesta e di lavoro, ma anche un canto d’amore, lo stesso in grado di muovere, o meglio smuovere, il tutto: l’amore come vero motore della lotta. Pertanto, la passione politica e quella artistica si intrecciano in quest’ultimo lavoro di Rosignoli, che ha riarrangiato nel suo stile quattordici “grandi classici” del canto politico, più un suo brano inedito. Il suo stile poliedrico si riverbera nella varietà degli arrangiamenti: dalla ballata per voce e chitarra ai suoni rock più crudi, dal trio d’archi (veri e non sintetici!) al coro a quattro voci, il disco si nutre di una varietà sonora che fa da perfetto contraltare alla vitalità popolare di cui questi canti si fanno portatori.
Oltre all’inedito “Gappisti“, il disco contiene anche due traduzioni realizzate da Rocco Rosignoli: quella di “Grabschrift 1919” (“Epitaffio 1919“), epitaffio per Rosa Luxemburg scritto da Bertolt Brecht e musicato da Kurt Weill; e quella di “A las mujeres”, canto della guerra civile spagnola, tradotto con “Alle donne“.
La voce di Rocco Rosignoli corre su quella linea sottile tra la luce e il buio, le sue parole arrivano lentamente e di soppiatto come una cometa, la raggiungi e se ne va e, in quel momento, sfiori la libertà. La sua poetica è pensata, sentita è poi lasciata scorrere su canzoni di amore, lotta, ricordo e dolore diffuse con mente lucida e cuore fragoroso.
Di seguito, la tracklist del disco:
- Ballata per Sante Caserio (Pietro Gori)
- Fuoco e mitragliatrici (Anonimo)
- Gorizia (Anonimo)
- Epitaffio 1919 (rivisitazione di “Grabschrift 1919”, Brecht-Eisler, trad. Rosignoli)
- Alle donne (rivisitazione di “A las mujeres”, Anonimo-Riesenfeld, trad. Rosignoli)
- La despedida (Luitpold-Reinitz, trad. anonima)
- Figli di nessuno (Anonimo)
- Fischia il vento (Cascione-tradizionale russo)
- Bella ciao (Anonimo)
- Inno del patriota (Bassani-Molinari)
- Gappisti (Rosignoli)
- Per i morti di Reggio Emilia (Amodei) III
- Il galeone (Pedrini-Nicolazzi)
- Una cosa già detta (Amodei)
- Rosso un fiore (Della Mea)
Si ringrazia l’Ufficio Stampa di Giulia Massarelli per la collaborazione.
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